Assolto per non aver commesso il fatto. E’ questa la decisione assunta ieri dal tribunale di Castrovillari nei confronti del coriglianese, 26enne, Pasqualino Veronese, difeso dall’avv. Pasquale Di Iacovo, e accusato di furto di fucili. Questi i fatti al centro del processo. Il 24 maggio del 2013 i Carabinieri di Corigliano effettuavano una perquisizione all’interno di una azienda agricola situata alla località “Tre Ponti” della Frazione Sibari di Cassano allo Ionio.
Nel corso di tale attività investigativa i militari rinvenivano due fucili tipo doppietta proventi di furto commesso il precedente 28 aprile 2013 in danno di un ex Presidente del Tribunale di Rossano, che ne era legittimo proprietario in quanto titolare di regolare licenza per la collezione di armi comuni da sparo. I due fucili venivano pertanto sequestrati e sottoposti ad accertamenti tecnici di dattiloscopia e di balistica dai quali è emersa la presenza di impronte digitali riconducibili ad un pregiudicato coriglianese, Pasqualino Veronese. Concluse le indagini venivano trasmessi gli atti al Tribunale di Castrovillari dove si celebrava il processo conclusosi all’udienza tenuta lo scorso 2 novembre 2016, nel corso della quale l’Avv. Pasquale Di Iacovo ha illustrato al Giudice una serie di elementi dai quali risultava che il proprio assistito non aveva preso parte alla commissione del reato. Il Tribunale di Castrovillari, condividendo le argomentazioni della difesa, ha assolto “perché non aver commesso il fatto” il Veronese, ritenendo insufficienti le prove a suo carico.