Un altro “treno” perduto dalla nostra Citta’. Un treno che è passato diritto come un razzo dalla nostra citta’, che oltre al fumo nulla di buono ha lasciato. E così se nella vicino Rossano, giusto per fare un esempio, lo stesso treno si è fermato in “stazione” scaricando qualche plico contenente tanti danari da investire sul proprio territorio, Corigliano, anche questa volta è rimasta “appiedata” e a bocca asciutta.
E di questo non possiamo che ringraziare l’amministrazione comunale sempre molto solerte nel bivaccare sotto l’albero, ma ancora di più ringraziamo l’assessore preposto, il prof. Tommaso MINGRONE, nonché lo stesso Sindaco, On. Giuseppe GERACI. Metafore a parte, Corigliano ha perduto un’altra opportunità di sviluppo nonché la possibilità di accedere a dei fondi europei per recuperare e ottimizzare i beni culturali presenti sul territorio. Un finanziamento di circa 200.000, 00 sarebbe potuto arrivare in Citta’, per investire nel recupero e rilancio dello sterminato Patrimonio Culturale, storico, religioso e artistico che Corigliano ha nelle sue enorme potenzialità.
E invece niente di tutto questo. Al bando succitato il nostro Comune non vi ha nemmeno partecipato. E così Siamo rimasti a bocca asciutta anche questa volta. Tuttavia se non si riesce a pensare e ideare un progetto, se non vi è un modello amministrativo e quindi un’idea di Citta’ da seguire e perseguire, che ispira l’azione politico-amministrativa, com’è possibile pensare di partecipare a un bando pubblico e ottenere dei finanziamenti che avrebbero certamente dato un contributo di crescita sociale e civile alla Nostra Comunita’?!
Pazienza. Da noi oltre alle chiacchiere siamo bravi ad auto-elogiarci, ad atteggiarci da pseudo moralizzatori, a esternare ipocriti discorsi imperniati di falso buonismo e irriverente amore per la propria Citta’.
Nel frattempo, mentre succede tutto ciò si è sempre pronti a giustificare le proprie incapacità e il proprio cinismo utilizzando il solito ritornello… “Non ci sono soldi”, salvo poi dare incarichi diretti a questo e a quello… la Citta’ continua a perdere tempo prezioso e treni importanti. Ma che Corigliano rimanga appiedata, e ferma, immobile nel suo male, a chi importa?, l’importante e che arrivi la fine del mese. Quella è una scadenza fondamentale. Poveri noi!