Si chiede Partecipazione ma i cittadini vengono ignorati, si chiede collaborazione ma dopo aver già deliberato… siamo ai limiti dell’assurdo
E’ paradossale oserei dire assurdo che in questa Citta’ s’invochi il silenzio. Nei giorni scorsi, in seguito ad alcuni rilievi politico-amministrativi posti dalla Cigl alla Amministrazione comunale, il sindaco ha gridato allo scandalo: “La Cigl fa politica”. In tutte le società normali di questo mondo le Istituzioni cercano di sollecitare i cittadini, i movimenti e le associazioni a partecipare attivamente alla vita comunitaria
e quindi anche alle relative questioni che afferiscono o costituiscono le dinamiche sociali e amministrative della propria Citta’. Ma Corigliano fa eccezione anche in questo. Pure qui siamo “diversi”, pure qui troviamo qualcosa che non è proprio “normale”.
E così il Sindaco Geraci accusa, in questo caso la Cigl ma poteva essere una qualsiasi altra libera Associazione o Movimento, civico e/o sindacale di fare politica, e cioè di interessarsi dei problemi della gente, di impegnarsi attivamente per la crescita del territorio. Vi sembra normale tutto questo?
Ecco i fatti, l’origine della questione. In seguito ad alcuni disservizi registrati nella sfera scolastica, dopo che molte famiglie si sono ritrovate in una condizione di difficoltà oggettiva, in quanto i propri figli sono stati “appiedati” da uno “scuolabus” che non passa più per tutte le contrade, le frazioni e i rioni della Citta’, e dopo che le stesse persone si sono recati in Comune senza alcun risultato concreto e vedendosi negata anche la possibilità di essere ascoltati dall’assessore al ramo e dal sindaco, hanno avanzato agli organi competente delle perplessità su quanto stava accadendo. Così come lo aveva fatto, allo stesso modo e sempre in maniera civile ma determinata, allorquando si sono verificati quei grossi disagi che tengono sotto scacco quei ragazzi disabili e le rispettive famiglie che tutti i giorni oltre alle ingiustizie quotidiane sono costretti a fare i conti con la negazione di quegli stessi “diritti” che nel mondo civile solitamente le Istituzioni organizzano, predispongono ed erogano in maniera quasi naturale.
Dalle parti del municipio nel frattempo hanno fatto filtrare, come solitamente siamo abituati a fare, prima delle scusanti ufficiose alla stregua del solito ritornello e cioè che “Non ci sono soldi”, e poi, quando qualcuno ha fatto notare che mentre da mesi si affermano disservizi arrecando disagi alla popolazione celando il tutto sotto la questione delle poche risorse, il Sindaco continua ad elargire “incarichi” esterni, non facendosi all’uopo mancare qualche consulenza esterna, leggasi anche “studio di fattibilità”, redigendo qualche short list, e il tutto per mezzo della Chiamata diretto” e cioè senza alcuna selezione pubblica, l’Amministrazione comunale ha iniziato ad alzare la voce, gridando, appunto, allo scandalo… ovvero che un sindaco si impiccia di cose politiche.
Spiace che questi incresciosi fenomeni, improntati a quella che puo’ essere definita come subcultura, imperniati di chiusura al confronto, di cinismo e apatia politica volta ad attivare delle effettive dinamiche politico amministrative in grado di dare slancio e concretezza a dei possibili progetti o idea di citta’, continuano a imperversare nella nostra Comunità. Di fatti si pensava che con le recenti elezioni amministrative si sarebbe iniziato intrapreso un nuovo percorso culturale prima ancora che politico. Invece si continua con il “vecchio” sistema, delle frasi ad effetto, della polemica ad personam, del dire un principio condivisibile e apparentemente saggio salvo poi fare altro.
Il sindaco Geraci nella fattispecie, qualche giorno fa ha rilasciato anche un’intervista, dove ha affermato tutto e il contrario di tutto e cioè niente. La prima cosa, in quella intervista, che sobbalza immediatamente agli occhi è che la stessa è stata rilasciata non alla stampa, ma una società che ha un contratto di consulenza, per quanto attiene la comunicazione pubblica, con il Comune. E va da sé, non occorre neanche ribadirlo, che queste interviste alla stregua dei piu’ vacui e inutili monologhi lasciano il tempo che trovano, non chiariscono un bel nulla.
Dunque guardando alla situazione generale suona strano che il Sindaco nei suoi discorsi fa appello al buon senso altrui e chiede collaborazione, però nei fatti poi fa altro. Mi spiego, se si vuole la collaborazione la si deve anche cercare nei fatti e non solo nelle parole, poiché se c’è un dato problema e tu hai la pretesa di imporre la tua “lettura” e il tuo atto, senza discuterne preventivamente, allora che collaborazione è? Sarebbe come dire: ecco il documento, controfirmate grazie!
In questi 16 sedici mesi è passa di amministrazione Geraci, da questo punto di vista, lasciando stare per un attimo i disagi del territorio, è scivolato via all’insegna del silenzioso silenzio (ossimoro? no, è la realtà!), infatti non si è avuto il piacere di discutere su niente, tutto è stato archiviato in fretta e furia, quasi alla chetichella. Una vergogna, altro che subdola richiesta di collaborazione!
La sede del Giudice di Pace, dopo le vacue promesse e gli impegni disattesi dall’amministrazione comunale, è stata chiusa senza parlarne, senza mai aprire un confronto aperto e sincero con i cittadini e gli esperti della materia. Stessa cosa dicasi della sede dell’Agenzia delle entrate. Stesso discorso per quanto riguarda i lavori pubblici. Stessa pratica e atteggiamento per tutte le cose e i vari ambiti che riguardano la Citta’. Il silenzio. Tutto deve procedere silenziosamente. Anche i consigli comunali sono improntati a questo modus operandi, con i cittadini debitamente tenuti lontano. Altro che collaborazione, qua al massimo ri richiede non la corresponsabilità ma la complicità. E francamente mi meraviglia il fatto che in Consiglio comunale ci siano tanti soggetti che stanno a questo drammatico giochetto.