Nei giorni scorsi un gruppo di militanti calabresi de La Destra di Storace ha affisso dinanzi all’ingresso della filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Nazionale a Corigliano Calabro uno striscione con sopra scritto “Banca Rossa Banca Rotta”. Con questa iniziativa, hanno commentato il commissario locale Gabriele Romanello ed il responsabile della zona jonica cosentina de La Destra Salvatore Filippelli, “abbiamo voluto denunciare la vergogna dei circa 4 miliardi di euro “estorti” ai cittadini italiani,
con l’imposizione dell’Imu, da parte di un governo che li ha poi utilizzati per salvare una banca amica come la MPS”. In questa contorta vicenda hanno gravi responsabilità sia Monti, che quando era Premier ha avallato l’operazione, sia Bersani, in quanto segretario del Partito che da decenni nomina i vertici della Banca senese, ora ridotta sul lastrico grazie ad un patto scellerato con la politica “rossa”. “E’ inammissibile che non ci sia stata ancora alcuna iniziativa da parte della Magistratura, che il PD cerchi goffamente di negare il proprio coinvolgimento e che non si voglia ammettere che i 4 miliardi di Euro depredati ai cittadini dal Governo Monti con l’odioso balzello dell’IMU siano serviti a colmare i debiti della banca del partito di Bersani”. Il Governo Tecnico ed il PD hanno mentito al popolo italiano. Ci chiediamo con quale faccia i personaggi in questione ed i loro sodali, tra cui la capolista calabrese dei democratici (che si ostina a sbandierare il vessillo della legalità senza guardare in casa propria), possano andare a chiedere il voto ai cittadini. La Destra, che propone nel programma elettorale la nazionalizzazione della Banca d’Italia e la doppia circolazione monetaria per contrastare la speculazione finanziaria, denuncia con forza questo scellerato sistema di potere legato alla sinistra di Bersani e supportato dal Governo Monti”. Per il nostro partito questa è la soluzione più opportuna da adottare in modo che la Banca d’Italia sotto il controllo dello Stato possa tornare a fare il proprio lavoro, ovvero quello di garantire il credito e il risparmio al posto di fare speculazione. In pratica concedere la liquidità che serve in primis alle imprese ed alle famiglie che in questo momento stanno attraversando un periodo di crisi nera. Non possiamo accettare che mentre gli italiano fanno i conti con gli spiccioli già a metà mese, la banca del PD si permetta di utilizzare i soldi dei cittadini per manovre finanziarie rischiose, come i derivati.
Corigliano Calabro, 30 Gennaio 2013
LA DESTRA