Per avere autorevolezza occorre essere coerenti
I paradossi di questa Citta’ non hanno limiti, si continuano ad affermare senza alcuna remora. Ovviamente dietro ogni paradosso c’è sempre un pensiero, o meglio un non pensiero, una logica o, ancora più, una irrazionalità urticante al comune buon senso. Mi spiego. Da mesi nella nostra Comunità, oltre ai tanti problemi ai quali i cittadini vanno ogni giorno affrontando facendo appello a tutta la letizia che si ha nel proprio DNA di uomini coscienziosi, c’è ne è uno in particolare molto critico e negativo, quello dei cani randagi.
Infatti ormai in tutte le ore del giorno e per tutte le strade e i rioni e i quartieri della citta’, siano essi più periferici o centrali nulla fa differenza e poco cambia, vediamo “brancolare” cani. Da soli o in branchi, di varia taglia e statura li vediamo per le vie dello Scalo, di Schiavonea, del Centro Storico, quasi sempre aggirarsi vicino i “bidoni” della spazzatura, quasi sempre alla ricerca di qualche “avanzo” di cibo.
E lo “spettacolo” è indecente già solo a vedersi, figuriamoci per chi magari a piedi, con la bici che per una motivazione qualsiasi si ritrova a doverci fare i “conti” da molto vicino! Per non parlare degli automobilisti che molte volte sono costretti a fare delle brusche frenate, delle pericolose “sterzate” per evitare l’impatto con il randagio di turno, o con l’automobile che per evitare il tamponamento col mezzo che lo precede e che a sua volta ha bloccato la vettura per non investire , si ritrova in preda a una di quelle brutte “sensazioni” proprie di chi fa un “sinistro”. Qualche tempo fa, mi trovavo su via Fontanelle e ho assistito in “diretta” a una scena di questo tipo.
E possibile tutto questo? E possibile che nonostante il problema viene denunciato da più tempo e da parti (associazioni, cittadini, giornalisti) che questo problema persiste “indisturbatamente” e quasi come se tutto ciò fosse cosa normale? E’ possibile che l’assessore preposto, il sindaco della citta’, l’amministrazione comunale nel suo complesso non avvertono il pudore di intervenire e mettere mano a questa problematica, risparmiandoci questo spettacolo indecente che va in scena di giorno e di notte senza limiti e da mesi?
Il paradosso di cui parlavo all’inizio, non è solo in tutta questa situazione ai limiti dell’inciviltà primordiale oltre che siamo costretti a vedere, subire e sopportare ogni giorno, ma consiste nel fatto che l’Assessore preposto, Marisa Chiurco, qualche settimana fa ha minacciato a coloro che hanno dei cani, e che solitamente portano in giro al guinzaglio, di multarli se non si portano dietro busta e paletta per recuperare gli escrementi defecati dal proprio cagnolino. Precisiamo cosa giusta e normale questa, ma questa “minaccia” alla multa urlata così, detta in maniera quasi “autorevole” l’ho avvertita come urticante al buon senso.
Della serie, se è così, a seguire questo ragionamento del nostro assessore all’ambiente, per tutte le cacche che i randagi lasciano in giro per la città, o per tutte le buste della spazzatura che questi cagnolini “buttano all’aria” ricercando qualche avanzo di cibo, la “multa” a chi andrebbe fatta?
Ecco ci vuole senso della misura nell’approcciarsi al proprio ruolo amministrativo, ci vuole buon senso nell’espletare le proprie funzioni istituzionali, ci vuole coerenza se veramente per avere una certa autorevolezza.
Frattanto speriamo che questa sia la volta buona affinché il sindaco Geraci andasse oltre il silenzio, oltre il solito vittimismo di facciata e buono per tutte le stagioni e iniziasse, per così dire, a risolvere qualche problema di questa Citta’.