Le elezioni amministrative della primavera 2024 gradualmente si avvicinano. Partiti e movimenti politici, nonché singoli personaggi, s’affacciano sulla scena per concordare e delineare strategie, programmi, obiettivi, candidati a sindaco.
Ognuno cerca, legittimamente, di ritagliarsi visibilità: spetterà poi ai cittadini-elettori di Corigliano-Rossano ricordare, ed eventualmente premiare, coloro i quali si sono visti accanto, negli anni, più attenti e vicini alle rispettive istanze.
Un ruolo di prim’ordine, senz’ombra di dubbio, sarà svolto, nel prossimo appuntamento con le urne, dal partito di Azione. La forza politica moderata e liberaldemocratica, guidata a livello nazionale da Carlo Calenda, costituisce, infatti, il gruppo consiliare attualmente più numeroso all’interno del civico consesso, oltre che a far registrare interesse e partecipazione.
Alla vigilia del congresso provinciale, ed in virtù di un certo dinamismo che si scorge tra i suoi esponenti, alcuni quesiti sorgono quasi in modo spontaneo. Anzitutto, nelle ultime ore si è appreso dell’ingresso in Azione dei consiglieri comunali Vincenzo Scarcello e Gennaro Scorza. Tuttavia, non è passato inosservato il fatto che, nell’ultima seduta della massima assise, questa adesione al gruppo consiliare del partito non è stata formalizzata: come mai? fatto casuale o ascrivibile, piuttosto, ad eventuali dinamiche all’interno del partito?
Altro interrogativo, poi, e di ben altra valenza politica, è il seguente: esiste, attualmente, un solo partito di Azione in città o più di uno? Pur comprendendo la sacrosanta pluralità di opinioni e la presenza di varie “anime” in una forza politica, spicca agli occhi del cronista, ma non solo, qualcos’altro in corso. Da un lato, il capogruppo consiliare Francesco Madeo, con il suo nutrito gruppo di sostenitori e iscritti, guardare con attenzione al centrosinistra locale, tanto da aver incontrato nei giorni scorsi il Partito Democratico. Una posizione che non può lasciare indifferente, tenuto conto del ruolo dello stesso Madeo, forte dello stretto rapporto con Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera dei Deputati. Dall’altra parte, invece, la folta “pattuglia” di consiglieri calendiani apertamente proiettati in direzione opposta, in opposizione all’Amministrazione Stasi e in direzione del centrodestra, in coerenza con la linea dell’autorevole consigliere regionale Giuseppe Graziano, che è organico alla maggioranza regionale a sostegno del Presidente Roberto Occhiuto e siede ai tavoli della coalizione. Anche in questo caso, una linea politica che non può lasciare indifferente, per la centralità degli esponenti e i motivi fin qui esposti.
La domanda, allora, sorge spontanea: cosa succede in casa Azione in vista delle elezioni amministrative e, soprattutto, esiste più di una Azione in città?
FABIO PISTOIA