Non fa più notizia il fatto che nella nostra città quotidianamente ci troviamo di fronte a lavori in corso, transenne, strade impraticabili e con essi tantissimi disagi.
Infatti il nostro attento primo cittadino, ha pensato bene di modificare la denominazione di città, da poco accomunata al nostro comune, con quella di “Cantiere “, per la gioia di noi cittadini.
Battute a parte, mi viene difficile trovare parole differenti, poiché non esiste area geografica che non abbia qualche lavoro o problematica.
Partiamo dal presupposto che i lavori vanno fatti e nessuno può dire il contrario, però a metà luglio, con la stagione estiva entrata nel vivo, magari si ci poteva pensare prima a piste ciclabili fantasiose per come realizzate, dossi artificiali e lavori vari, ripeto, giusti da fare ma assolutamente fuori tempo.
Oppure gli enormi disagi nel centro storico coriglianese, dove sono state chiuse praticamente delle strade, di enorme importanza aggiungo, con recinzioni e transenne varie, ormai da giorni o settimane.
Poi la situazione delle aree meno centrali, ovvero una parte fondamentale e importantissima del nostro comune, che deve fare i conti con disagi enormi e con una quasi totale assenza da parte dell’Amministrazione.
Penso sia impensabile andare avanti così e penso che il nostro primo cittadino si sia stancato delle continue lamentele che gli si rivolgono ogni secondo.
Passerelle e rotatorie a parte, bisogna resettare tutta l’organizzazione e la programmazione dei lavori da svolgere, facendo ciò che deve essere fatto nelle tempistiche e soprattutto nei mesi adeguati a tale lavoro.
Stasi deve assumersi la responsabilità e deve agire sul campo, lasciando sulla sua scrivania per un po’ di tempo il caro cellulare.