Accade nel regno incantato di Corigliano Rossano, laddove il mese di maggio non segue il tradizionale calendario ma, magicamente, posticipa e ha inizio solo il 26 del mese. E così arriva il “Maggio Europeo”, preludio dell’Estate che verrà nella terza città della Calabria.
Ieri sera, 27 maggio, è plasticamente andata in scena la capacità di comunicazione, coinvolgimento ed interesse suscitato nella popolazione, nonché in cittadini residenti nei comuni viciniori, da parte dell’Amministrazione Comunale. Un concerto organizzato nell’atrio di Palazzo Bianchi, che della città avrebbe dovuto costituirne simbolo, morale prim’ancora che fisico.
Orbene, a godersi lo spettacolo sono state pochissime persone, a dispetto del notevole dispiegamento di uomini e mezzi della Polizia locale all’esterno della storica sede comunale situata in Piazza del Popolo, nel cuore del centro storico. Addetti ai lavori, nonché qualche assessore che, a giusta ragione, era presente per assistere all’iniziativa promossa dall’esecutivo del quale fa parte.
Cittadini? Giovani? Potenziali turisti? Rappresentanti di associazioni? Neppure l’ombra. Molto probabilmente perché quasi nessuno era al corrente di simile iniziativa, destinata a passare nel dimenticatoio e, anzi, completamente inosservata se non fosse stato per qualche cittadino che, transitando per caso dal luogo in questione, s’accorgesse dell’iniziativa stessa, naturalmente realizzata con soldi pubblici.
Nessuna ricaduta sul centro storico, né sulla socializzazione nella e per la comunità, e nessun ‘richiamo’ al di fuori delle mura cittadine. Solo la triste rappresentazione di un qualcosa di concepito evidentemente in modo tardivo e successivamente gestito male. Auspicando che il prosieguo degli appuntamenti sia meglio veicolato, resta il rammarico per l’ennesima occasione perduta per la città. L’importante, tuttavia, è che gli assessori presenti si siano divertiti.
FABIO PISTOIA