Da ieri per accedere negli uffici del Comune di Corigliano Rossano bisognerà accreditarsi presentando i documenti di riconoscimento e giustificare il motivo della propria presenza in quel luogo.
È il futuro, signori, che chiede il suo prezzo, in qualsiasi Ente nel quale ti rechi oggi si fa così, Ministeri, Parlamento, Tribunali ( forse no) Prefetture e Commissariati!
Però, lasciatemelo dire, è la fine di un’era, è un mondo che sparisce quello della “casa comune”, quello in cui il Comune è la casa di tutti i cittadini quel mondo ha chiuso definitivamente le porte, da ieri se non ti fai riconoscere se non dimostri la tua identità, magari digitale non entri, e non entri perché a far data da ieri la distanza tra il cittadino/a e l’Ente Pubblico è diventata invalicabile, l’Amministrazione della terza città della Calabria prende le dovute distanze dal cittadino, ma perché?
È semplice perché non ti conosce, e se non ti conosce è bene che ti fai riconoscere e dici cosa vuoi, perché vuoi incontrare l’Amministrazione pubblica?
Siamo diventati una grande città e nelle grandi città si fa così, non puoi mica entrare nelle stanze dove si amministra la cosa pubblica come hai sempre fatto finora, e magari fai perdere tempo prezioso al Sindaco o all’assessore o addirittura all’impiegato con il quale ti metti a parlare del caldo che fa!
Basta con il contatto diretto! Bisogna stabilire le distanze non siamo Corigliano o Rossano di una volta, adesso siamo la terza città della Calabria ed il rapporto con i cittadini non può più essere lo stesso bisogna creare i diaframmi di sicurezza, gli ostacoli, i cavalli di Frisia tra cittadini e servizi, anzi già sbagliamo a chiamarli “servizi” come se stessero lì a servire il popolo! Ma siamo pazzi! Il popolo deve stare fuori a piazza del popolo, mentre dentro la rocca, il castello, il Palazzo lì dentro ci sono loro, i prescelti e per incontrarli prima dici chi sei, cosa vuoi e poi, ma solo poi se la tua richiesta sarà ritenuta meritevole, sarai ricevuto nelle stanze protette, a potrai rappresentare le tue istanze come d’altra parte si faceva una volta, per rapportarsi col Barone o con il Signorotto di turno, altrimenti ma che paese medioevale siamo?
A parte le facezie, è da queste cose che si può apprezzare se una città cresce, dalla distanza tra cittadini e amministratori, più sono lontani più stiamo progredendo, questo sì che è il futuro perfetto e che i nostri amministratori hanno scelto per adeguarsi alla città del domani!
È questo il prezzo che dobbiamo
pagare perché prima di “essere” lorsignori hanno bisogno di “apparire”!
Mario Gallina