Da diversi mesi ci battiamo per la riqualificazione dello stabile denominato “Taverna”, sito nella frazione di Schiavonea, area Corigliano.
E ora che apprendiamo che, nella nostra città, l’università della Calabria intende istituire il Centro di Ricerca Ittico, non possiamo che cogliere l’occasione per riaffermare la nostra proposta di adibire gli edifici di particolare importanza storica quali sedi di centri studi e di ricerca. Eravamo già pronti, infatti, insieme agli abitanti di Schiavonea, a dare vita a una manifestazione pubblica per richiamare l’amministrazione comunale su questa proposta. La Taverna, finora adibita a dormitorio e luogo di bivacco, con tutte le conseguenze pregiudizievoli che ne derivano, può essere insignita a luogo simbolo della Corigliano Rossano che rinasce, della città sede per la ricerca scientifica e per la valorizzazione delle risorse naturali. Il giusto simbolo per la giusta causa. Parallelamente non possiamo che dimostrare dispiacere per il fatto che all’incontro fra il direttore del dipartimento di biologia, ecologia e scienze della terra dell’Unical, prof. Giuseppe Passarino e il Sindaco Flavio Stasi non siano stati invitati i componenti della commissione pesca e attività produttive, né tantomeno i consiglieri comunali di opposizione. Un atteggiamento – riteniamo – sprezzante del principio di condivisione programmatica, divenuto, oramai, prassi di questa amministrazione. Esprimiamo, quindi, la ferma volontà di poter partecipare ai futuri incontri, e di condividere, insieme ai soggetti interessati, la nostra visione, per la quale intorno all’istituzione del centro di ricerca ittico debbano poter esprimere la propria opinione tutti i legittimi portatori di interessi del settore, organizzati in associazioni di categoria. Inoltre, riteniamo che lo stesso centro debba poter essere usufruibile, anche in parte, ai non addetti ai lavori, cittadini o semplici visitatori, affinché il piano di valorizzazione dei nostri mari sortisca i suoi effetti anche sull’economia, sul turismo e su tutto il settore imprenditoriale che la regge. Ovviamente la struttura tecnico operativa del centro non può che essere insediata all’interno del mercato ittico, punto di snodo del pescato e dell’intero sistema socio economico per tutta la fascia ionica. In conclusione, auspichiamo e proponiamo che si utilizzino gli spazi del mercato ittico per le attività più strettamente tecniche, mentre l’edificio Taverna come sede istituzionale e di rappresentanza del centro di ricerca ittico.
Francesco Albamonte
responsabile stampa e comunicazione di AZIONE Corigliano Rossano