Si è costituito, a Corigliano Calabro, il Comitato Cor Bonum che ha come scopo nell’iter di fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, di presentarsi parte attiva del relativo processo. Tutelerà ogni cittadino del territorio con proposte e progetti diretti a salvaguardare l’identità culturale, le ragioni sociali, giuridiche, ambientali ed economiche del nuovo territorio.
Si prodigherà – sia durante che dopo la fusione – in favore della unione dei due territori, nonché alla difesa e alla tutela di ogni diritto inviolabile e interesse legittimo dei cittadini, oltre a salvaguardare e a sostenere l’obbligo di trasparenza da parte degli enti pubblici di ogni fase del processo di fusione.
Il direttivo composto dal Presidente, Graziella Algieri, dal Vice Presidente, Mario Gallina, e dai Consiglieri Pamela De Patto, Marika Reale, Alfonso Rizzo, Francesco Madeo e Franca Grillo, si attiverà, nella imminenza, a richiedere alla Regione Calabria e agli enti pubblici preposti, alle rappresentanze politiche tutte, la partecipazione ad ogni tavolo istituzionale – come forza sociale no profit – diretto a progettare la fusione dei due grandi Comuni.
“La fusione – afferma il Presidente Graziella Algieri – è un processo di tutti, deve essere fatta bene e nell’interesse supremo di tutti i cittadini. Il processo di unione deve partire da una profonda
consapevolezza dei cittadini, da una progettualità che è stata assente nella fase pregressa per l’evidente e frettolosa impreparazione dei proponenti. Sprovvedutezza che non possiamo continuare a pagare noi cittadini, lasciando questo importante processo alla approssimazione e agli interessi esclusivi di pochi.
Il processo di fusione deve coinvolgere tutti perché l’unione è un insieme di elementi e non il predominio di pochi su altri, né l’occasione per affermare interessi personali e cupidigia” .