Da “buon padre di famiglia”, quest’anno ho speso tutto quel che avevo messo da parte in anni di risparmio, concedendomi qualche rischio nel gioco d’azzardo online e serate con artisti e compagnie piacevoli.
Tuttavia, questo comportamento ha portato alla mancata copertura delle bollette e delle spese domestiche. Ho quindi dovuto accedere a prestiti e mutui, ipotecando le proprietà ereditate. La mia generosità verso gli amici ha ulteriormente contribuito a questo scenario. Per riequilibrare le finanze familiari, ho coinvolto i miei figli e la mia compagna poiché ritengo che una gestione condivisa sia essenziale.
Ovviamente , per chi non l’ avesse inteso, questa mia premessa è una provocazione metaforica per lasciar intendere altro.
Quanto accade all’interno del Palazzo di Città in merito alla gestione di Stasi è motivo di grande preoccupazione. Analisi dettagliate hanno rivelato gravi irregolarità: mancati pagamenti delle bollette, debiti non onorati e una gestione finanziaria poco trasparente. Secondo le analisi, dai dati forniti dalla regione Calabria, non sono stati saldati circa 17 milioni di euro per il conferimento in discarica per gli anni che vanno dal 2013 al 2018 e non sappiamo per gli anni a venire. Nonostante i 40 milioni di mutuo da Stasi sventolati come una panacea ai nostri mali e nonostante i trasferimenti per la fusione, i debiti delle vecchie amministrazioni sono rimasti impagati. Vi è stato uno sperpero di denaro senza precedenti.
Fatto grave da non sottovalutare è che i revisori contabili hanno ritirato una determina da circa un milione e mezzo per problemi di liquidità, richiamando l’attenzione sul buco residuale di cui non si conosce la vera entità. Esperti amministrativi e finanziari hanno considerato che la voragine finanziaria è attualmente di circa 50-70 milioni di euro, aggravatasi nel 2023 certamente dovuta ad una riscossione poco attenta e ad incarichi e forniture oltre ogni misura. Tanto si evince dalla Relazione di fine mandato.
Inoltre la mancata presentazione entro il 30 aprile dello schema di Rendiconto di Gestione sarà presto oggetto di una diffida del Prefetto, mentre la Corte dei Conti provvederà a breve a sanzionare l’amministrazione Stasi per il grave ritardo nell’invio della relazione di fine mandato. Si attendono, quindi, ora le prescrizioni della Corte dei conti per comprendere quali saranno i provvedimenti necessari per risanare le finanze del nostro Comune.
Confido che il “buon padre di famiglia” che ci governa saprà essere virtuoso e non farà partecipare ai pagamenti in solido i consiglieri comunali, la giunta e soprattutto i cittadini.
Alfonso Caravetta