Gli ultimi avvenimenti giudiziari che hanno travolto la nostra amata città di Corigliano-Rossano ci hanno turbato particolarmente, soprattutto se pensiamo a quanto il malaffare si è insediato nella politica locale gravando cosi sulla nostra comunità in termini non solo di cattiva immagine ma anche di danno alla nostra economia. Non vogliamo fare i giustizialisti ma è necessario da parte nostra complimentarci con chi ha messo in luce il malaffare e il degrado in cui versano le istituzioni tese all’affarismo, alla corruzione e a favore delle cosiddette “persone per bene”.
La politica deve iniziare a ripensare se stessa in termini di eticità, trasparenza e bene comune. Si sono persi di vista i grandi ideali della democrazia come il principio del buon governo e i fatti come quelli che ci hanno travolti rappresentano per noi un “insuccesso” della democrazia. Molte volte ci siamo chiesti come IdM Corigliano-Rossano come potevamo uscire da questo paradosso che ci vede accomunati da una parte a forme di potere invisibile e dall’ altra a forme degenerative di corruzione. C’è molto da lavorare ad iniziare dalle nuove generazioni, sensibilizzare alla legalità attraverso modelli di riferimento validi, come ad esempio Falcone e Borsellino. Renderli vivi attraverso il loro insegnamento nella nostra quotidianità in contrasto all’opacità incontrollabile dell’esercizio del potere pubblico. Chiediamo più trasparenza nelle gare d’appalto non si può legittimare la corruzione con la costruzione di spregiudicate reti clientelari. In questo deficit democratico bisogna ripristinare il principio di trasparenza come ritiene Bobbio ma anche di uguaglianza, la possibilità di far accedere a tutti con gli stessi benefici al di là delle posizioni di privilegio ad ogni possibile forma di partecipazione democratica. Ci auspichiamo una rivoluzione culturale di uomini e donne libere e forti che possa instaurare una nuovo umanesimo normativo che spazzi via la società malata ch’è divenuta Corigliano-Rossano.
IdM Corigliano-Rossano