Solidarietà e partecipazione. Grande entusiasmo per una pregevole iniziativa che è tornata anche quest’anno a ripetersi. Un sostegno tangibile per una nobile causa, concretizzatosi oggi in Piazza Salotto di Corigliano Scalo grazie alla sensibilità di tanti giovani.
Dentro un Uovo di Pasqua AIL, infatti, c’è molto di più di una semplice sorpresa. C’è il sostegno a oltre 100 studi scientifici in tutta Italia, il finanziamento di borse di studio per giovani ricercatori e il supporto ai Centri Ematologici. Ci sono i sogni di migliaia di pazienti che ognuno di noi può aiutare a realizzare.
Grazie all’impegno profuso dalla comunità scolastica dell’Istituto “Nicholas Green” di Corigliano, un bel momento di coesione sociale reso possibile grazie al dirigente scolastico dott. Alfonso Perna, ai docenti e agli studenti.
Scegliendo le Uova di Pasqua AIL con un contributo minimo è dunque possibile sostenere la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma e a portare aiuto a tanti pazienti. Se oggi il 70% dei malati affetti da un tumore del sangue guarisce o cronicizza la malattia, è grazie ai 55 anni di lavoro di AIL e al sostegno dei cittadini.
La manifestazione Uova di Pasqua AIL è nata nel 1994 come esperimento a Roma, lo stesso anno in cui viene scoperta la causa scatenante della Leucemia Acuta Promielocitica, un tumore che grazie alla ricerca oggi si cura senza chemioterapia con una sopravvivenza superiore al 90%.
Sono trascorsi ormai 30 anni dall’idea di portare in piazza una nuova e grande mobilitazione oltre a quella già affermata delle Stelle di Natale, per incrementare il finanziamento ai progetti di ricerca e per potenziare i servizi di assistenza ai pazienti ematologici. Da allora la storia della ricerca in ematologia e la storia di AIL scorrono in maniera parallela, permettendo di raggiungere importanti traguardi sul fronte delle terapie ma anche del miglioramento della qualità di vita di malati e famiglie. Ancora oggi, però, tanti pazienti aspettano una cura definitiva e per questo è importante continuare a camminare insieme, per rendere i tumori del sangue sempre più curabili.
Plauso, pertanto, ai promotori di questa pregevole iniziativa, sinonimo di cittadinanza attiva.
FABIO PISTOIA