Sulla sanità non possono esistere divisioni o “guerre” di campanile, è necessario, invece, agire tutti insieme affinché questo nostro territorio possa avere la giusta attenzione anche in un comparto così importante. E’ stato questo, secondo noi, il messaggio più importante emerso nel corso delle tre ore di dibattito sui temi sanitari, organizzato dal periodico locale “Corriere della Sibaritide”, che è andato in scena lunedì scorso nella sala riunioni del Centro di eccellenza a Corigliano Scalo.
Moderato dal giornalista, Franco Maurella, il dibattito ha fatto registrare diversi interventi, soprattutto da parte di politici, amministratori e operatori sanitari. In apertura dei lavori sono intervenuti Antonio Benvenuto, direttore del periodico che ha organizzato l’evento, il quale attraverso un excursus storico ha voluto rimarcare l’importanza e la valenza che nel corso degli anni ha avuto l’offerta sanitaria nella città ausonica. Importanza costruita anche per l’ottimo lavoro fatto da autentici professionisti della professione medica. E’ toccato poi all’ex sindaco di Rossano, Franco Filareto, e a l’ex presidente del consiglio comunale di Corigliano, Franco Cirò, entrambi componenti del Comitato pro ospedale Nuovo della Sibaritide, riferire sugli avvenimenti legati alla realizzazione della nuova struttura, ponendo l’accento però sull’attuale fase di preoccupante incertezza e di stallo che sta facendo registrare l’iter burocratico. Non sono mancati, e non poteva essere diversamente, accenni alla polemica “di assurdo campanile” tra Corigliano e Rossano, registratasi in questi ultimi giorni, riguardo la ventilata e “sciagurata” ipotesi di trasferire il reparto di chirurgia da Corigliano a Rossano. Al dibattito ha partecipato anche il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, il quale ha criticato l’atteggiamento avuto dal commissario prefettizio di Rossano, Aldo Lombardo, il quale secondo Geraci nella vicenda del reparto di chirurgia si è sostituito alla politica. Rossano, ha sottolineato Geraci, non può e non deve accettare atteggiamenti del genere che vanno nella direzione opposta al progetto di fusione che il consiglio comunale dovrebbe discutere in questo mese di gennaio. Riguardo poi il da farsi su questa problematica è necessario programmare al più presto un incontro con il presidente della regione, Mario Oliverio, per fare il punto della situazione “è capire – ha aggiunto – se per la realizzazione del nuovo ospedale vi sono tempi certi”. E’ seguito poi un ampio ed articolato dibattito che ha registrato gli interventi, tra gli altri, di alcuni medici. Il più interessante, secondo noi, è stato quello del primario di chirurgia di Corigliano, Mario Guarasci, il quale ha fatto riferimento ad un documento, approvato dall’85% dei medici degli ospedali di Corigliano e Rossano, attraverso il quale si punta alla riorganizzazione dei due ospedali in attesa della realizzazione del nuovo. Ha parlato anche di “manovre strane” da parte della direzione dell’Asp di Cosenza, riguardo alcune scelte, come quella recentissima di approvare un atto con il quale vengono spesi oltre 300 mila euro per l’ospedale di Castrovillari, per attrezzature che quello di Corigliano aveva richiesto da molti anni. Altri interventi che si sono registrati nel corso del dibattito sono stati quelli di Rapani, Dima, Caracciolo, Genova, don Antonio Martello, De Luca, Arnone e Nigro. Ha concluso Franco Pacenza, stretto collaboratore del presidente Oliverio, che da anni segue da vicino le vicende legate alla realizzazione del nuovo ospedale. Pacenza ha ribadito la necessità di organizzare al più presto una riunione in regione per avere maggiore cognizione dell’attuale fase dell’iter di realizzazione del nuovo ospedale.
Giacinto De Pasquale