di Ernesto Borromeo
I recenti progetti di insediamento industriale nel porto di Corigliano , del parco eolico offshore nel golfo di Corigliano e di altri parchi eolici lungo le coste calabresi, hanno di recente risvegliato l’orgoglio e la dignita’ del popolo calabrese.
E’ il caso di Francesco Bevilacqua storico ambientalista calabrese che nel suo articolo dal titolo”LA COLLINA DEL VENTO” descriveva con grande arguzia l’aggressione all’unica risorsa immateriale che la Calabria possiede e che rischia di essere perduta per sempre: IL PAESAGGIO. Paesaggio inteso come storia atavica dei nostri avi, come entita’ plasmata dall’attività umana, inteso come percezione e giudizi di valore, inteso come riscoperta della sua identità culturale e comunitaria.
Ma andiamo oltre. Questo risveglio delle coscienze e della identità del popolo calabrese sono il frutto atavico di secoli durante i quali il popolo calabrese ha dimostrato di essere forse unico al mondo. Stiamo parlando della signorilità e della nobiltà del nostro essere calabresi.
Si, perchè un popolo è signorile e quindi degno di grande rispetto, quando ha subito oltre due millenni di dominazioni straniere: Greci, Romani, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini, Spagnoli e Francesi. Non ultimo il genocidio dimenticato ad opera dei francesi, di migliaia fra contadini e abitanti di paesi come Morano, Mormanno, Castrovillari, Orsomarso ed altri comuni Lucani, durante l’invasione dell’esercito francese del 1806. E’ signorile un popolo quando subisce le angherie e i soprusi dei baroni e dei notabili del luogo nel corso degli ultimi secoli, come lo ius primae noctis, le frustate ai braccianti rivoltosi o le gabelle che si imponevano ai contadini inermi e indifesi. E’ signorile un popolo che ha conosciuto, a differenza di molte regioni del nord Italia, la piaga dell’emigrazione in Europa e nelle americhe con intere famiglie smembrate e dilaniate da sofferenze e disagi indicibili; E’ signorile un popolo che negli ultimi decenni, a differenza di tanti altri popoli dell’Europa e del Nord Italia, ha dimostrato grande accoglienza e ospitalità agli immigrati che fuggono da guerre e da persecuzioni, accogliendoli lungo le sue coste e dando loro una prima assistenza sia umana che materiale. E’ signorile e dignitoso un popolo che nell’ultimo cinquantennio è stato preda del fenomeno mafioso e che ha visto molti suoi figli scomparsi perchè volevano solo ribellarsi o aspiravano ad ottenere un pò di giustizia. E’ dignitoso un popolo che nonostante la piaga del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti con i salari da fame, ha continuato a lavorare per mantenere spesso una famiglia numerosa e si è accollato sacrifici impensabili per un normale cittadino del nord Italia. E’ signorile un popolo che nonostante i continui cambiamenti della sua classe politica ha conosciuto, sempre nell’ ultimo cinquantennio, rappresentanti politici sempre più arroganti, affaristi, mafiosi ed infami della peggiore specie. Gentaglia che fa promesse in campagna elettorale e che poi sparisce senza lasciare alcuna traccia, lasciando nella disperazione i disoccupati, gli indigenti, i disabili, gli anziani e gli ammalati,e tutti quelli che hanno creduto nelle loro promesse vane ed ingannevoli. E’ signorile e dignitoso un popolo che ha subito il furto di strutture territoriali come gli ospedali, il Tribunale, una strada statale denominata “della morte” e, giungendo ai nostri giorni, l’ultima piaga d’Egitto: l’aggressione improvvisa al nostro mare e al nostro territorio nel nome della transizione energetica ed ecologica. Tenendo presente che la Calabria produce un surplus di energia elettrica, grazie alle distese di pannelli solari ed ai numerosi parchi eolici già in in funzione da molti anni, e che nonostante questo, in Calabria si continua a pagare utenze energetiche sempre più care, i potenti di turno vogliono invadere il nostro mare e il nostro porto con insediamenti industriali e con altre 28 pale eoliche alte 200 metri nel bel mezzo del nostro mare. L’autorita Portuale di Gioia Tauro, dalla quale dipende il nostro porto di Corigliano , in cambio di un tozzo di pane (circa 80/90 posti di lavoro) vuole appropriarsi del nostro porto e darlo in concessione alla BAKER HUGHES americana. ADESSO BASTA. Il popolo calabrese dice BASTA a questa ennesima umiliazione, a questa ennesima invasione ed aggressione al nostro mare e al nostro territorio, e ad un popolo che merita rispetto e dignità. A che cosa servono altri insediamenti industriali ed altri parchi eolici se già produciamo il surplus e se tutta questa energia andra all’estero?
Dietro il termine TRANSIZIONE ENERGETICA vi e la più grande truffa ambientalista del secolo: dietro alla installazione delle pale eoliche, dei pannelli solari e dei tralicci 5G si nasconde il più grande crimine contro la natura: IL TAGLIO DI MIGLAIA DI ALBERI, ALBERI CHE DANNO OSSIGENO , LEGNAME ED ACQUA POTABLE ATTRAVERSO L’ECOSISTEMA MONTUOSO. Con i cambiamenti climatici, dovremmo piantumare migliaia di alberi. E invece cosa fanno le multinazionali della transizione energetica?? TAGLIANO ALBERI, ABBATTONO QUELLI AD ALTO FUSTO.
E’ GIUNTA LORA DI DIRE BASTA A QUESTA ATAVICA INVASIONE DEI NOSTRI TERRITORI, A QUESTA SECOLARE MANCANZA DI RISPETTO VERSO IL POPOLO CALABRESE, A QUESTA ARROGANZA CHE SI PROTRAE SU TUTTO IL NOSTRO TERRITORIO ED IL NOSTRO MARE, DA PARTE DI MULTINAZIONALI AMERICANE, QUEGLI AMERICANI CHE HANNO ANNIENTATO GLI INDIANI D’AMERICA, DA QUEGLI AMERICANI CHE HANNO FOCOLAI DI GUERRA IN TUTTO IL MONDO E CHE SONO REPONSABILI DI GENOCIDI E MORTI IN TUTTO IL PIANETA. La Calabria non merita tutto questo, è giunta l’ora di insorgere e far valere le proprie ragioni per la difesa dei nostri diritti, della nostra terra, della nostra dignita’ e soprattutto per dare un futuro migliore ai nostri figli.
Ernesto Borromeo