Il prossimo 15 settembre, che quest’anno cade di venerdì, ricorre la Solennità della Beata Vergine Addolorata. Un culto caro alla comunità di Corigliano, quello nei confronti della “Mater Dolorosa”,
che continua a perpetuarsi nel tempo grazie all’impegno costante posto in essere dalla Congrega “Maria Santissima dei Sette Dolori”, con dedizione guidata dal Priore, avvocato Francesco Paolo Oranges, uomo sensibile e profondamente legato alla storia della stessa città, e in particolare del suo centro storico.
La Solennità della Beata Vergine Addolorata rappresenta un momento di fede e devozione popolare tuttora molto atteso e partecipato dalla cittadinanza, che ogni anno si ritrova in occasione del Triduo Solenne di celebrazioni in virtù della preziosa opera portata avanti da tutti i componenti della Congrega “Maria Santissima dei Sette Dolori” e dall’assistente spirituale Don Gaetano Federico.
Attraverso avviso sacro promulgato dalla “Congrega Maria SS. dei Sette Dolori”, è stato reso noto l’apposito programma che prevede, dal 12 al 14 settembre, il Triduo Solenne sul sagrato della “Gghijesiella” con il Santo Rosario alle ore 17:30 e la Santa Messa con meditazione alle ore 18.
Venerdì 15 settembre, giorno della “Memoria Solenne della Vergine Addolorata”, alle ore 9 esposizione del Santissimo Sacramento con Adorazione continua all’interno della “Gghijesiella”. Alle ore 18 Santo Rosario e recita dello “Stabat Mater” e alle ore 18:30 Solenne Celebrazione Eucaristica, al termine della quale si terrà una piccola Processione dalla chiesa per via Addolorata, via Tricarico, piazza Compagna e San Pietro.
Nel borgo antico, difatti, sorge la piccola Chiesa dell’Addolorata, risalente al XVII secolo e costruita sotto le mura bastionate della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Così, nel 1884, su “Crono-Istoria di Corigliano Calabro”, Giuseppe Amato scriveva: “La decima è quella dell’Addolorata, volgarmente detta Chiesiella, piccola, angusta cappelluccia, posta sotto la sagrestia di S. Pietro. Ivi si conserva una statua dell’Addolorata, fatta dell’artefice in atteggiamento di un così profondo dolore, che guardandola muove a mestizia. È ufficiata da un Cappellano, detto Rettore, e della Congregazione, che secondo il Ferrario, ed il P. Pugliese, è la seconda Congrega per istallazione, essendo, in Corigliano, la prima quella di San Giacomo Apostolo. Questa Congrega veste un sacco, una rocchetta nera ed una fascia di colore celeste, su cui a lettere nere sta scritto Servi di Maria, e questa fascia vien posta a traverso sulla rocchetta”.
FABIO PISTOIA