Lo scorso anno mi chiamò per sollecitarmi un articolo su un suo caro familiare, Don Pasquale Rugna; ci incontrammo dinnanzi ad un buon caffè e poi, dopo qualche giorno, mi ringraziò per la pubblicazione auspicata.
Spesso, poi, ho avuto modo di incontrarlo, e lo ricordo sempre per la sua gentilezza, il suo garbo, la sua propensione al dialogo.
Oggi, con tanto dispiacere, scrivo queste poche righe in sua memoria, avendo appreso dell’avvenuta scomparsa all’età di 70 anni. Salvatore Rugna è stato un cittadino impegnato e innamorato del suo territorio. Non solo io, ma tanti di noi hanno ben in mente la sensibilità profusa per il miglioramento delle comuni condizioni di vivibilità, la lotta ai disagi e alle problematiche, il perseguimento di un contesto sociale più equo e solidale. Personalmente, ricordo i numerosi appelli condivisi per le questioni di contrada Muzzari e, più in generale, per la tutela e la valorizzazione dei beni artistici, culturali e religiosi locali.
Uomo socialmente impegnato e profondamente innamorato della sua Corigliano, Salvatore Rugna ha coltivato con i fatti i valori dell’affetto, dell’amicizia, della cittadinanza attiva. La sua scomparsa mi addolora e, ne sono certo, è così per numerose persone.
Alla compagna Anita Luzzi, mia cara e stimata amica, e alla splendida famiglia di Salvatore, esprimo sentimenti di cordoglio e vicinanza.
FABIO PISTOIA