No, questa non è Ibiza… Ci troviamo, piuttosto, nel cuore di Corigliano Scalo, in Via Ludovico Ariosto. Qui, per tanti anni, intere generazioni hanno frequentato le scuole elementari. Ricordi indelebili nelle menti e nei cuori degli ormai ex alunni.
Stamani, su invito di alcuni cittadini residenti nel quartiere, ove insistono numerose abitazioni ed attività, mi sono recato sul posto, alla luce dell’ennesimo grave episodio verificatosi nell’area del già edificio scolastico.
È solo grazie al tempestivo intervento di un solerte cittadino, residente nelle immediate vicinanze, che nella serata di ieri si è infatti evitato il peggio. Un incendio, non il primo in realtà, è stato appiccato da alcuni giovani tornati ad introdursi nel cortile dell’immobile ormai abbandonato. L’uomo, con alcune bacinelle d’acqua, ha spento, con tanta pazienza e coraggio, le erbacce date alle fiamme, tra non pochi pericoli e difficoltà.
Un fatto che denota insicurezza e assenza di condizioni minime di vivibilità per le famiglie residenti nella zona. Una problematica, questa delle fatiscenti condizioni nelle quali versa la struttura, più volte da me denunciata, ma rimasta nell’indifferenza generale di amministratori e competenti uffici comunali.
In attesa degli importanti interventi di riqualificazione dell’area, annunciati dall’Amministrazione Comunale, all’interno dell’area dell’ex istituto scolastico ancora oggi si accede con estrema facilità. Basta percorrere la strada parallela, ove è situata la Villa Comunale: qui, da tempo immemore, i cancelli divelti continuano a rimanere per terra, permettendo così ai malintenzionati di farvi ingresso ad ogni ora della sera e della notte. È vero che l’Amministrazione ha provveduto, di recente, a fare effettuare lavori di muratura delle finestre dell’edificio, ma tutto questo è servito a poco o nulla. Non si è infatti provveduto a delimitare seriamente l’intera area, che oggi continua ad essere completamente incustodita in attesa dei lavori che inizieranno.
Si auspicano, pertanto e frattanto, interventi di messa in sicurezza della struttura, prima che qualcosa di irreparabile possa accadere.
FABIO PISTOIA