dell’Ing. Franco De Luca
Prendo spunto dall’articolo pubblicato sul Blog di Corigliano, a firma della stessa Redazione, riguardante il Preside Prof. Antonio Di Noia.
Mi riferisco alla parte che riguarda la costruzione della nuova Scuola media Toscano in Corigliano Centro.
Era la fine degli settanta quando, assieme ad altri colleghi tecnici, ebbi l’incarico da parte dell’Amministrazione comunale di redigere il progetto della nuova Scuola media nel Capoluogo.
C’era un finanziamento di settecento milioni di lire della Regione Calabria che certo non erano sufficienti per costruire una scuola completa come da richiesta.
Ci fu allora l’intervento autorevole del Preside della Scuola media Toscano, Prof. Antonio Di Noia, il quale ci spinse decisamente, a noi tecnici, di progettare una scuola completa, per 18 classi. Il che significa tecnicamente 18 aule didattiche, 4 aule speciali per laboratori scientifici e disegno, biblioteca, palestra, mensa, uffici di presidenza e segreteria, più un auditorium.
Noi tecnici redigemmo così un progetto esecutivo completo sin dall’inizio, comprendente tutti gli elementi anzidetti.
Con i settecento milioni di finanziamento si realizzò soltanto una parte della scuola, seppure funzionale.
A progettazione redatta e presentata alle autorità competenti, Comune e Regione, il mio ruolo cambiò.
Nelle elezioni amministrative del 1980 fui eletto consigliere comunale nella lista del PSI, e poi nominato assessore. Per correttezza mi dimisi dall’incarico di direttore dei lavori, ma il mio impegno continuò nel nuovo ruolo di amministratore comunale. Particolarmente negli anni 1983-1985, ricoprendo l’incarico di assessore ai lavori pubblici, con Sindaco Cosimo Esposito, mi adoperai con impegno e passione affinché si ottenessero altri due finanziamenti di settecento milioni di lire ciascuno, con mutui della Cassa Depositi e Prestiti. Così l’opera fu portata a compimento in tempi relativamente brevi nella sua interezza, per come previsto in fase di progettazione.
Il merito fu dell’allora amministrazione comunale, ma anche del Preside Di Noia, che non ci fece mancare mai il suo prezioso supporto.
Il mio ricordo va comunque ancora più indietro, esattamente agli anni 1957-1960, quando il Prof. Di Noia fu mio professore di Italiano e Latino al Liceo scientifico di Corigliano.
Fu per noi professore e maestro di vita.
Voglio ricordare un particolare. Allora l’esame di maturità si faceva a Cosenza, presso il locale liceo scientifico, con unica commissione d’esame, perciò per noi ancora più difficile. Da molti anni si verificava che nella sessione di giugno veniva promosso uno o al massimo due studenti di Corigliano. Ebbene, il Prof. Di Noia ci diceva spesso: “fra di voi vedo almeno cinque – sei promossi a giugno”, ovviamente senza fare nomi. Quell’anno, era il 1960, ci furono ben cinque promossi a giugno. Mi piace anche fare i nomi: oltre a che scrive, il prof. Antonio Romio, l’ing. Salvatore Pometti, il prof. Felice Tramaglino e il compianto dottore Salvatore Superchi. Tanti altri, pur altrettanto bravi, furono rimandati per lo più a una sola materia, e fra giugno e settembre, comunque tutti promossi.
Mi piace ricordare anche gli altri docenti. Fiorina Arnone De Caro, prof.ssa di matematica e fisica; Ada Graziani, prof.ssa di scienze; Teresa Scagliano, prof.ssa di lingue; Francesco Antonio Arena, professore di storia e filosofia; Antonio Mazziotti, professore di disegno; Saverio Bruno, prof. di educazione fisica.
Caro professore Di Noia, il tuo ricordo non ci lascerà mai.
Ing. Franco De Luca