Da mesi, ormai, il mondo social e l’opinione pubblica in generale esprimono giudizi impietosi nei confronti dell’operato di questa Amministrazione che, quando non è inesistente, è a dir poco inqualificabile.
Al netto delle azioni (che a dire il vero ancora attendiamo!) compiute in questi anni di governo, i cittadini di Corigliano – Rossano non possono che registrare solo delusioni; un accumulo di promesse puntualmente inevase!
Stavolta, quello che desta perplessità è che vittime di questo “strano” modo di governare siano proprio i nostri giovani – quelli che forse più di chiunque avevano creduto nello “Stasi -paladino” –. Fa male, infatti, leggere in una nota stampa a firma di una delegazione di studenti l’indignazione nei confronti delle Istituzioni locali da cui si sentono “traditi”.
Il 18 dicembre scorso, all’indomani della tragedia sfiorata davanti agli istituti scolastici di Torrelunga – a Corigliano -, questi stessi studenti (come si apprende dagli articoli di quei giorni) avevano chiesto al Vicesindaco Salimbeni e all’Assessore Mitidieri lì a riceverli, supplendo all’assenza del sindaco, una soluzione immediata al problema della viabilità e della sicurezza stradale, ottenendo dagli assessori rassicurazioni e la promessa che durante le vacanze natalizie sarebbero stati sistemati dissuasori per limitare la velocità e che sarebbero stati potenziati controlli con agenti della Polizia Locale. Inutile dire che al suono della campanella post festività nulla di quanto garantito è stato fatto!
Fa male leggere la delusione di questi giovani, proprio in queste ore, poi, in cui la città piange per la morte prematura e ingiusta, a causa di un incidente stradale, di un altro giovanissimo figlio.
Sindaco, noi sappiamo che oggi, (come quel giorno i cui questi ragazzi erano ansiosi di potersi confrontare con lei su un tema così delicato e meritevole di una soluzione definitiva), lei è molto impegnato nel corteggiamento di forze politiche e Sindaci vicini e lontani affinchè possa concretizzarsi la sua ambizione di diventare Presidente della Provincia, ma non crede che prima di una nuova nomina dovrebbe applicarsi per onorare il già gravoso incarico di primo cittadino?!
Non crede che questi giovani cittadini e tutti noi meritiamo risposte concrete in merito ai problemi sempre più gravi con cui ormai ci tocca convivere?!
I giovani hanno chiesto un incontro con lei per soluzioni concrete, non certo per sentirsi dire dal vicesindaco che “i ragazzi sono le fondamenta della nostra comunità”!
Riteniamo che questa “fiera dell’ovvietà” a cui Lei e la sua maggioranza ci ha abituati sia durata anche troppo! Una città, la nostra, sempre più smembrata, messa in ginocchio dalla pandemia, senza ancòra – e ormai siamo abbondantemente a metà mandato – una visione chiara di città, senza più – nonostante i rimpasti di giunta – una guida politica. Un’amara consapevolezza che non è palesata più solo da noi di Civico e Popolare, o da ex esponenti della maggioranza, ma dall’intera collettività. Una città anonima che annaspa sempre più e che oggi non può non fare suo il giudizio sprezzante di questi giovani:“ci vergogniamo della incoerenza e della mancata considerazione dimostrata nei nostri confronti”.
Sindaco, ripeto, ma lei davvero è convinto di volersi misurare con l’incarico di presidente di una provincia vasta come quella di Cosenza, visti i risultati fin qui raggiunti come sindaco della sua città?
Alessandra Capalbo coordinatrice di Civico e Popolare