Continua a mantenersi alta in città l’attenzione della pubblica opinione sul cosiddetto “caso Levato”, ovvero sull’ormai burrascoso rapporto che intercorre tra l’ex Comandante della Polizia locale e l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Flavio Stasi. Un clima rovente che, a prescindere dalla legittimità delle rispettive posizioni divergenti, non fa bene alla città, anzi contribuisce ad aumentare la disaffezione tra il popolo ed i ‘palazzi’ della politica e delle istituzioni “in lato sensu”.
Orbene, l’attenzione in siffatta materia sarebbe alta anche da parte della Magistratura. Difatti, a seguito dell’articolato esposto presentato dall’avvocato Levato, la Procura della Repubblica di Castrovillari starebbe portando avanti con dovizia le sue indagini, e tal proposito sarebbero già stati ascoltati dai preposti organi di Polizia giudiziaria tutti gli agenti del Corpo di Polizia locale operanti nell’area urbana ausonica.
Al centro della querelle, le contestazioni che l’ex Comandante muove all’indirizzo dell’Ente – e in particolare alla figura del Segretario generale – circa il “trattamento” che gli sarebbe stato riservato, vedendosi degradare al ruolo di “maggiore” e senza mettere nero su bianco tali scelte, comprensive di modalità e motivazioni. Levato, quindi, chiede chiarezza e tutela della propria dignità umana e professionale, anche e soprattutto per difendere il lavoro svolto in questi anni alla guida del Corpo di Polizia locale.
Al di là di quello che sarà l’iter giudiziario e l’accertamento di eventuali responsabilità, due dati sembrano incontrovertibili agli occhi dei più. Da un lato, l’avvocato Levato sempre più solo e distante dalla macchina amministrativa, ormai esautorato di qualsiasi concreta funzione; un fatto, questo, che sarebbe causa di profondo malessere psico-fisico nel diretto interessato, che a tal proposito starebbe anche meditando di trasferirsi al Nord Italia per svolgere con serenità il proprio lavoro. Dall’altro, invece, il rimpianto – perché di questo trattasi – che sempre più larghi strati della popolazione coriglianese provano nei confronti dell’ex Comandante. Una figura proba, sempre presente, attenta, operosa e disponibile, animata da buonsenso e professionalità, della quale oggi s’avverte fortemente la mancanza. Una sconfitta cocente per tutta la città.
Fabio Pistoia