Quando non si ricevono risposte dalle preposte autorità, si chiede ascolto e attenzione altrove affinché queste si risveglino dal torpore. Accade così che numerosi cittadini e nuclei familiari con bambini al seguito registrino un silenzio di piombo rispetto ad una petizione popolare inoltrata ormai un anno addietro all’attenzione del sindaco di Corigliano Rossano.
Cittadini residenti nelle contrada Grotte, Muzzari e Serra Palazzo, nell’area urbana coriglianese, a poca distanza dallo Scalo ausonico nonché arteria stradale di collegamento con un’altra contrada comunale, Rinacchio.
“Non abbiamo finora mai ricevuto alcuna risposta ai nostri appelli – dichiarano i cittadini, intervistati dall’emittente Tele A1 – eppure siamo contribuenti che paghiamo regolarmente le tasse oltre ad essere sempre e soltanto ricordati nel periodo delle elezioni per la ricerca dei voti per andarsi a sedere al Comune. Non abbiamo una strada, bensì una mulattiera, sulla quale è impossibile transitare senza arrecare danni, e per questo chiediamo l’intervento dell’Amministrazione comunale di farsi carico del problema se di propria competenza o eventualmente portavoce presso altri enti. Per non parlare poi della spazzatura, delle erbacce, dello stato di degrado, incuria, abbandono e fatiscenza con il quale siamo costretti perennemente a convivere. Vengono ignorate le nostre richieste d’ascolto, anche per ciò che concerne il servizio di trasporto dei bambini a scuola, e non sappiamo più che cosa fare. Non siamo cittadini degni di avere una strada degna di questo nome? Siamo completamente isolati dal resto del mondo. Altra situazione a dir poco pericolosa, poi, è quella afferente contrada Serra Palazzo, dove risiedono anziani e dove è praticamente impossibile anche essere raggiunti da un’autoambulanza in caso di necessità. Tutto questo è semplicemente vergognoso”.
Ed è effettivamente una vergogna assistere ai numerosi disagi e alle difficili condizioni di vita che affliggono quotidianamente questi cittadini. Donne e uomini che rivendicano solo e soltanto legittimi diritti ad un’Amministrazione comunale chiamata ad affrontare e risolvere i problemi della gente.
Fabio Pistoia