Quindi ormai è assodato, dobbiamo dare per acquisito che le sedute del Consiglio Comunale si terranno senza soluzione di continuità a Rossano? Nemmeno uno straccio di motivazione sul perché non si rispetti la normativa sulle fusioni, almeno fino all’approvazione del nuovo statuto.
La cosa risulta alquanto strana in quanto è proprio in questo consiglio che si da il benvenuto al nuovo segretario comunale che una volta era il garante della correttezza formale e giuridica delle delibere che si andavano prendendo:
Non è proprio un buon incipit per un dipendente della Prefettura!
Ma il problema a mio parere è altro:
La politica segna un limite gravissimo negli ultimi tempi: la distanza siderale dalla gente!
Portare il Consiglio Comunale lontano da Corigliano e dai Coriglianesi senza una valida e condivisa motivazione, addirittura “contra legem”, scava un fossato ancora più profondo di quello già scavato con la fusione piovuta dall’alto e non nata dal basso dalla volontà delle popolazioni, oltre naturalmente a dare ragione a chi pensa, come noi, che questa fusione tra tutti i danni che provoca e provocherà c’è anche quello di allontanare i cittadini dalla politica e la politica dai cittadini.
Mario Gallina C.R.A.