È una storia lieto fine, che merita di essere raccontata in un’estate nella quale non sono mancate, purtroppo, vicende di cronaca. Una storia che rende onore al cuore grande dei cittadini di Corigliano Rossano e, nella fattispecie, alla competenza, alla professionalità e alla tempestività di una giovane donna-bagnino operante presso un lido del borgo marinaro e turistico di Schiavonea.
Si tratta di un vero e proprio salvataggio, effettuato nelle ultime ore nelle acque della stessa Schiavonea, grazie all’efficace e celere intervento di Maria Pisano (per tutti Marika), in servizio come bagnino presso il locale lido di famiglia “Za Marì”, apprezzata e ormai “storica” attività del luogo. La donna, infatti, accortasi delle condizioni di difficoltà nelle quali si trovavano due ragazzini al largo, non ha esitato a tuffarsi in mare e portarli in salvo a riva, tra l’unanime soddisfazione di quanti hanno assistito alla scena.
Storia positiva, questa verificatasi su viale Cristoforo Colombo, come si diceva, che s’inserisce nel significativo dato che si registra quest’anno per quanto concerne le donne-bagnino, un record positivo per la Calabria per l’occupazione femminile sulle spiagge. I protagonisti che vigilano attenti sotto il sole bollente e tra le onde sono sempre più donne. Sono ben 14.750 i bagnini operativi in Italia – secondo un’indagine di Cna Turismo e Commercio – e di questi 11mila sono addetti direttamente al salvamento. Ma se i maschi sono 12.390 (84% del totale), le donne 2.360, vale a dire il 16%, in crescita del 2% sull’anno scorso. Ma a che cosa è dovuta la crescita dell’occupazione femminile in questo settore? Probabilmente alla maggiore propensione femminile verso alcune doti richieste da quest’attività: le capacità organizzative, l’accuratezza, la comprensione. Le regioni che occupano più donne sono, nell’ordine, Calabria (oltre il 21% degli assistenti in attività), Trentino Alto Adige (8,5%), Veneto (8,4%).
Fabio Pistoia