Il rispetto dell’avversario politico, delle regole, della dignità umana è nelle mani di avvoltoi, sciacalli incapaci a sostenere, a discutere un progetto politico credibile, anche il più semplice in modo educato, costruttivo, rispettoso. Pronti ad offendere da bravi eredi, da emulatori sia del linguaggio volgare, scomposto facenti parte del copione messo in scena da Grillo nei suoi vari vaff- day ed a seguire da Salvini, entrambi bravi incantatori delle folle dove il cinismo ha preso il posto della coerenza, del rispetto.
La politica, la società, anche Coriglianese, oramai si è avviata verso valori opposti alla solidarietà, all’accoglienza, valori diventati acqua fresca per il governo del cambiamento a trazione Salvini e con Di Maio e Conte a tenergli la candela. A questo, si aggiunga il vuoto venutosi a creare sia al centro che a sinistra e che nessuno copre, mentre altri- M5S- Lega giocano al pallone, la sinistra è impegnata a raccogliere le margherite, dilettandosi: Nel gioco: M’AMA- NON M’AMA.! L’esempio lampante del degrado, del pettegolezzo, dello squallore della politica sia a livello culturale che di proposte, ci viene dalle polemiche pretestuose, propagandiste scoppiate subito dopo lo straripamento del fiume Crati. Senza dubbio, è una tragedia annunciata che ha dato motivo ai cosiddetti sciacalli della politica, compreso i nuovi arrivati di farsi sentire nei veekend coriglianesi. La realtà vera e cruda è che il Crati, si è preso(come succede in natura) lo spazio che era suo, occupato abusivamente sotto gli occhi vigili del consorzio agrario, Opera Sila ieri ed oggi sotto gli occhi del Consorzio di Bonifica destra Crati e delle tante guardie ambientali incluso gli assunti come guardiani degli argini, occupati nel tempo dai vari presidenti della regione Calabria e pagati con i nostri soldi. Se non si intervie, la stessa cosa, potrebbe verificarsi in quel tratto dove il Crati ed il Coscile (questo ultimo, delimita il confine con il comune di Cassano) si incrociano, denominata volgarmente la FORBICE, oggi piantata ad agrumeti. Come di consueto, anche questa volta, simili a iene, si sono scagliati sui corpi, sulle presunte colpe degli altri, delle amministrazioni, dei politici che non avrebbero sorvegliato a dovere. Evidentemente più di uno, dimentica che buona parte delle colpe sono da attribuire anche alle opposizioni, compresa quella degli ultimi 5 anni al comune di Corigliano che non hanno mai sollevato il problema del dissesto idrogeologico e dell’abusivismo nelle sue varie forme. Non è bastato, nemmeno l’alluvione del 2015 a fargli cambiare rotta! A qualcuno, viene facile scagliarsi oggi contro il commissario Bagnato, cercare il capro espiatorio chiedendone addirittura le dimissioni. Qualcuno, più preparato di me, potrebbe delucidarmi sulle colpe, se ve ne sono mosse al Commissario in questa disgrazia e sul dissesto idrogeologico? Viene facile, dopo l’accaduto, gridare: Al lupo, al lupo, dopo che le pecore, sono state scannate, o dopo che i buoi sono scappati perché qualcuno o meglio tanti, hanno lasciato la porta aperta, hanno chiuso tutti e due gli occhi per incassare il consenso politico. E’ venuto facile, ai politici tutti andare a portare solidarietà(era doveroso farlo) alle famiglie colpite. Da domani cosa si fa per evitare che accada un’altra disgrazia? Il fiume Coscile, il torrente Coriglianeto, il torrente Leccalardo, il torrente Malfrancato, il rione San Domenico, il rione San Giovanni nel centro storico sono nelle stesse condizioni, lasciati al degrado, basta un po’di pioggia per accadere l’irreparabile. La politica, deve affrontare prima o poi (meglio prima) il problema. Non aspettare che ci possano essere dei morti per poi ricominciare a recitare il ruolo, quasi a prenderci gusto come le iene, gli avvoltoi per pura propaganda politica. Quello che fa rabbia è sapere che Salvini difende il Nord, è a favore di una politica industriale del Nord, si preoccupa di mantenere i rapporti politici con gli imprenditori industriali, si schiera a favore delle infrastrutture, delle grandi opere: Alta velocità: Torino- Lione- Lisbona- Kiev, sviluppo ecc. a differenza dei tanti nostalgici della politica anti industriale al Sud, che propagandano il cosiddetto Reddito di Cittadinanza come la panacea a tutti i mali del Sud. Una beneficenza da prima Repubblica per onorare gli impresi presi in campagna elettorale. Ma a spese di chi? Bisogna che in questa città, qualcuno alzi la voce, compreso anche tutti gli ex democristiani onesti e culturalmente emancipati, affinché si argini la dilagante improvvisazione, il rigurgito di atteggiamenti xenofobi e fascisti della Lega e del M5S. Si scenda in campo a testa alta, non fosse altro per avere garantito in politica quel rapporto culturale alto, oggi preda dell’aggressività, del disprezzo e del pettegolezzo da comare di tanti o pochi scalmanati. Partecipare attivamente alla vita politica di questa città. E’ inquietante! Oggi la politica, è diventata comunicazione volgare grazie a Grillo- Di Maio- Salvini e Renzi. Dove sono finiti, anche a Corigliano, quei politici profeti della patria?
Movimento Centro Storico: Corigliano Calabro. Luzzi Giorgio.