Vi era un tempo nel quale bisognava aspettare finanche decenni per poter conoscere, e infine raccontare e tramandare ai posteri, le storie di concittadini distintisi nei rispettivi ambiti lavorativi. Oggi, nella società della fugace e celere comunicazione, complici anche le nuove tecnologie e gli ormai imperanti social network, non è più così. Quel che accade, in qualsiasi parte del mondo, è destinato a divenire di pubblico dominio quasi in modo istantaneo.
Storie di coriglianesi “illustri”, pertanto, sono lì per essere divulgate, e spesso senza attendere una particolare occasione o menzione. È il caso del dottor Gennaro Chimenti, giovanissimo oculista che di Corigliano Calabro è nativo ma cosmopolita per ragioni di studio, lavoro, formazione. Trattasi di un apprezzato professionista che, a dispetto dell’età anagrafica, può a giusta ragione vantare un prestigioso curriculum vitae et operarum, tanto da essere unanimemente stimato e da più parti ambito. Basti pensare che oggi il Nostro svolge la sua attività in contesti quali Forte dei Marmi, esclusiva località turistica situata in provincia di Lucca, e Pisa.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Siena, specializzazione in Oftalmologia conseguita presso il medesimo Ateneo, corso di specializzazione percorso fuori rete formativa seguito presso Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia), nel 2017 è risultato vincitore del premio “Best Poster” della Società italiana cellule staminali e superficie oculare (SICCSO) ed ha inoltre seguito un corso di perfezionamento in patologia della cornea presso l’Università di Siena. Attualmente lavora presso le rinomate strutture San Camillo (Forte dei Marmi), San Rossore (Pisa) e svolge attività libero-professionale in Corigliano, Potenza, Siena, San Casciano in Val di Pesa (Firenze).
Relatore in numerosi congressi nazionali ed internazionali, Chimenti ha sposato un’altra giovane e stimata professionista in campo oculistico, la dottoressa Maria Eugenia Latronico, ed è conosciuto e apprezzato per la sua proverbiale modestia, l’acquisita competenza ed esperienza, la meticolosità nel rapporto con i pazienti, la dedizione e la predilezione all’ascolto delle altrui esigenze.
La breve storia del dottor Chimenti fin qui brevemente narrata termina qui. Ma siamo certi che la sua vicenda umana e professionale sarà ben presto arricchita di nuovi capitoli capaci di portare ulteriore lustro alla sua persona e all’intera comunità coriglianese.
Fabio Pistoia