Tempo addietro, una famosa reclame recitava: “Gli italiani hanno sempre avuto i loro santi preferiti”. E mai frase è stata più corretta per descrivere l’attenzione che ogni italiano dedica al proprio santo patrono. Pensate ai coriglianesi e alla loro devozione per San Francesco di Paola. Oppure ai rossanesi per San Nilo.
Culti di due comunità, che purtroppo l’avviata fusione tra i due comuni rischia di appannare, poiché, con l’avanzare di tale progetto, in alcuni ambienti, starebbe avanzando anche l’idea di un unico patrono, forse per evitare ciò che è accaduto a Lamezia, dove, dopo cinquant’anni dalla fusione di Sambiase, Nicastro e Sant’Eufemia, continuano a esserci tre santi con tre feste patronali (ma anche tre municipi, tre squadre di calcio, eccetera) e, con essi, nessuna identità lametina. LEGGI ARTICOLO COMPLETO