La parola “politica”, di origine greca, ha un significato molto più profondo di quello che gli attribuiamo oggi. Questa parola ormai abusata, violentata e ridotta a vocabolo da evitare e disprezzare, in realtà vuol dire: organizzazione e gestione della cosa pubblica e comune. Un significato che abbiamo dimenticato e sotterrato nella nostra mente o che forse vogliono farci dimenticare.
L’ipotesi peggiore, però, è quella in cui chi fa politica oggi non conosca minimamente questa parola e il suo profondo significato.
Perchè dico questo? Perchè da quando ho memoria, ad amministrarmi, non ho trovato politici ma politicanti.
Politicante è colui che “svolge attività politica con scarsa competenza, per lo più con mire ambiziose e per trarne vantaggi personali”.
Dove sono i politici che lottano per la legalità, per l’ambiente, per una qualità di vita migliore dei propri concittadini e per il bene comune?
Semplice: non ci sono.
Questo periodo storico ha generato la più scadente e degradante classe politica dal dopoguerra ad oggi e, come se non bastasse, tali individui si permettono anche il lusso di essere arroganti e disfattisti con chi si lamenta o cerca di migliorare il loro operato: <<Sei troppo giovane, non hai esperienza>>, <<non hai mai fatto politica, non capisci>>, <<la politica non è cosa tua, fai altro nella vita>>. Queste frasi le abbiamo sentite tutti almeno una volta nella vita e io non ho mai capito una cosa: tutta la loro esperienza politica dove ci ha portati? All’annientamento più totale dell’individuo che subisce le loro scelte e all’annientamento del nostro territorio.
Io voglio un politico che scenda per strada tra la gente, che l’ascolti, che sia in grado di darmi risposte e che non si nasconda dietro scuse ( a volte carenti d’inventiva ). Un politico che non sia indagato o processato, un politico che lotti contro l’illegalità.
Vorrei un politico così e mai più un politicante a decidere per me.
Alberto Gabriele, Referente Commissione Affari Generali “Associazione Gruppo Forum”.