La polemica che sembra emergere dagli articoli apparsi sugli organi di stampa, mi induce, in qualità di membro del Comitato Popolare pro-referendum, ad esprimere qualche considerazione sulle problematiche della Sanità in particolare per quanto concerne la fascia Ionica. In una situazione di equilibrio collaborativo fra le Città di Corigliano e Rossano che, con molti sforzi, si è cercato di costruire, è piombato il Commissario Scura,
l’uomo del Sud che viene dal Nord, l’uomo di origine calabrese che parla toscano o che almeno ci prova, che, con azione distruttiva resa efficace dalla qualità di essere, lo Scura, Commissario inviato dal Governo ed abilitato, quindi, a fare tutto ed il contrario di tutto, imperversa da nord a sud e da est ad ovest con un impegno degno di un moderno Savonarola.
Non si tratta qua di spostamenti di reparti o roba similare ma di una sottile azione di “divide et impera” che sembra pervadere la sua azione.
Essa si è abbattuta su tutti, dal Tirreno allo Ionio, specie su Trebisacce con la sola eccezione di Castrovillari che sarebbe stata, a suo dire, sempre penalizzata e che, perciò, va aiutata, affermazione, quest’ultima, che ha suscitato una fragorosa risata in tutto il bacino del Mediterraneo.
Ora è evidente come in tutta la vicenda elemento determinante e dirimente è la costruzione dell’Ospedale della Sibaritide intorno al quale si è andata sviluppando una situazione Kafchiana.
A fronte di generali affermazioni positive al riguardo, persiste, e non si capisce il perché, una mancata definizione della cosa con un effettivo inizio dei lavori.
Il Commissario Scura che prima affermava esserci delle difficoltà circa la costruzione del nuovo ospedale, viene folgorato sulla via di Damasco ed opera una deviazione a 360° nelle sue affermazioni nello stesso giorno in cui illustra a Rossano i contenuti del sui programma circa la così detta “Razionalizzazione dell’offerta sanitaria”.
Il Sindaco di Rossano, dopo aver giustamente sostenuto la necessità che il nuovo ospedale venga costruito, non può esimersi da dire che “bene ha fatto il Commissario Scura a stilare quel programma” cosa comprensibile dovendo affrontare le elezioni amministrative nel Giugno 2016. D’altra parte la decisione non è sua ma del Commissario.
Il Sindaco di Corigliano scrive al Sindaco di Rossano invitandolo ad assumere decisioni comuni circa la dislocazione dei reparti fra i due ospedali cosa che, ovviamente, il Sindaco di Rossano non può recepire. D’altra parte la decisione non è sua ma del Commissario.
Sull’ospedale di Trebisacce, mentre il Presidente della Regione Oliverio si esprime favorevolmente per un riconoscimento di “ospedale di frontiera”, pronto il Commissario Scura si esprime al contrario.
Sono queste, e solo in parte, le ragioni per le quali il Comitato Popolare per il referendum, pur riconoscendo che gli spostamenti di reparto fra gli ospedali di Corigliano e Rossano, se l’ospedale della sibaritide si farà, rappresentano una “stronzata megagalattica” comportanti una spesa inutile, allo stesso modo non ritiene questi importanti ma finalizzati solo ad acuire dissensi campanilistici, ed è questo che si vuole, atti ad impedire un comune cammino fra le due Città ed auspica che il Consiglio Comunale di Corigliano prenda atto della trappola che è stata preparata ed avvii il percorso per giungere alla celebrazione del referendum popolare e nello stesso tempo si adoperi affinché si ponga termine ad ogni incertezza circa la costruzione dell’Ospedale della Sibaritide in azione sinergica con Rossano con tutti i mezzi democratici consentiti facendo in modo che la pazienza, fin troppo presente nel popolo, non giunga ad una fase di rottura perché l’intera fascia ionica è stanca di subire.
Ernesto Cerbella
Per il Comitato popolare per il referendum