È sotto controllo ed è ora diretta a Corigliano Calabro la nave bestiame Ezadeen, il mercantile carico di migranti abbandonato dall’equipaggio e rimasto senza carburante a circa 40 miglia da Capo di Leuca, in Puglia. A bordo dell’imbarcazione, che batte bandiera della Sierra Leone, circa 400 profughi, tra cui molte donne e bambini. Si tratta del secondo episodio di questo tipo nel giro di tre giorni nel Mediterraneo, dopo quello della Blue Sky M, partita da un porto turco vicino alla Siria con circa 1.000 migranti a bordo e abbandonata da comandante e equipaggio al largo delle coste italiane.
Dopo essere rimasto in mezzo al mare senza carburante, con il pilota automatico inserito verso le coste italiane, l’Ezadeen è stato preso al traino da una nave islandese della missione Frontex. Militari della Guardia costiera, che ha coordinato l’operazione, sono stati calati a bordo dell’imbarcazione da un elicottero. Dopo un primo tentativo di attraccare a Crotone, reso impossibile dalle difficili condizioni meteo, la nave è ora diretta a Corigliano Calabro, dove dovrebbe arrivare intorno a mezzanotte. «Quando abbiamo contattato la nave per chiedere informazioni una donna ci ha spiegato che i passeggeri erano rimasti soli, senza nessun aiuto», ha spiegato a SkyTg24 Filippo Marini, portavoce della Guardia costiera. Non è ancora chiaro di che nazionalità siano le persone a bordo. «Quel che è certo è che tra loro ci sono molti bambini e donne, anche incinte. Quello che sappiamo per ora è che la nave era partita da un porto turco e che l’equipaggio è fuggito». L’Ezadeen – nave mercantile lunga 73 metri e battente bandiera della Sierra Leone – è stata costruita nel 1966. Sarebbe di proprietà di una compagnia con sede a Tripoli, in Libano e solitamente viene utilizzata per il trasporto di bestiame vivo (livestock carrier). Secondo il sito Vesselfinder.com, l’11 ottobre scorso si trovava nel porto siriano di Tartus. Il 19 dicembre invece in quello di Famagosta, sulla costa orientale di Cipro. Era diretta al porto francese di Sete. La vicenda del cargo Ezadeen è il terzo caso che si registra in queste ultime settimane di nave abbandonata al suo destino con centinaia di persone a bordo. Si tratta di un nuovo modus operandi che fa guadagnare milioni di euro alle organizzazioni che sfruttano il traffico di migranti. Queste navi fantasma sono mercantili al termine della loro vita operativa, carrette del mare acquistate a 100-150mila dollari e poi riempite di centinaia di migranti, in prevalenza di nazionalità siriana, che arrivano a pagare ciascuno anche 6mila dollari per la traversata dalle coste turche alla volta dell’Europa. I trafficanti arrivano così a guadagnare fino a 5 milioni di dollari per ogni viaggio e quindi non hanno alcuna remora ad abbandonare la nave, considerando il margine di guadagno. Secondo alcuni esperti, i trafficanti di esseri umani avrebbero cambiato tattica dopo la fine della missione Mare Nostrum e a causa anche dell’intensificarsi degli scontri in Libia.
Giacinto De Pasquale