Se il 17 gennaio scorso, giorno di Sant’Antonio Abate, tutti coloro che hanno votato il governo Conte, si fossero ritirati in un eremo nel deserto, come fece il santo egiziano, forse avrebbero evitato che il paese potesse ancor di più sprofondare per via della classe politica più ignorante della storia.
Una classe politica, tra l’altro, che oltre a essere analfabeta è anche pericolosamente infarcita di incapaci-nullafacenti che pensano all’assistenzialismo, all’economia parassitaria, allo statalismo più becero, alla decrescita felice come metodo di governo per tirar fuori l’Italia dalla crisi in cui si dibatte da anni al netto del Covid. LEGGI ARTICOLO COMPLETO