Un ennesimo fatto di cronaca scuote la comunità coriglianese, e in particolare quella residente nel borgo marinaro di Schiavonea. La serie di furti, scippi e rapine in corso sul territorio del comune di Corigliano Rossano si “arricchisce” così di un nuovo capitolo.
Il fatto si è consumato in piena mattinata, nei pressi di una nota pasticceria della zona. La scena del “crimine” è proprio qui e vede come protagonista, suo malgrado, una professionista coriglianese, la cui unica “colpa” è stata quella di aver lasciato il portafoglio all’interno della sua borsa, rigoramente chiusa nell’auto parcheggiata.
La professionista, al rientro nella sua autovettura, una volta resasi conto dell’accaduto, è rimasta comprensibilmente scossa, anche perché il tutto si è verificato in pochi minuti e a distanza di pochi passi da lei. Accaduto reso ancor più spiacevole dal fatto che, oltre a soldi e documenti, il ladro ( o i ladri) ha portato via anche un oggetto contenente alcuni ricordi, d’inestimabile valore dal punto di vista personale. il furto sarebbe avvenuto ricorrendo all’utilizzo di un cosiddetto “disturbatore di frequenze”, aggeggio molto in voga per commettere furti.
Quanto accaduto a Schiavonea provoca dispiacere e rabbia, ma soprattutto addolora la donna che a stento, così si è sfogata con i suoi amici nel raccontare la triste storia odierna, riconosce la “sua” Corigliano, un tempo oasi di tranquillità e oggi teatro di fatti di cronaca quasi tutti i giorni, a causa dell’incessante “attività” di malviventi e nonostante l’encomiabile impegno profuso dalle forze dell’ordine.
Fabio Pistoia