La vicenda riguardante i lavoratori in deroga che non percepiscono il sussidio da diversi mesi, è stata al centro questa mattina di un incontro al quale era presente l’Assessore al personale, avv. Francesco Paolo Oranges. Al termine dell’incontro il vice Sindaco avv. Oranges ha inviato al vice Presidente della Giunta Regionale, on. Antonella Stasi, al Prefetto di Cosenza, dott. Gianfranco Tomao, e ai responsabili dell’Azienda Calabria Lavoro una lettera della quale di seguito se ne trascrive il testo integrale:
“Il grave e notevole disagio che vede protagonisti i Lavoratori in deroga in generale e, con particolare riferimento, quelli in utilizzo presso questo Comune, ha coinvolto lo scrivente il quale, ha assunto il solo impegno di intervenire con la presente presso le SS. VV. onde avere delucidazioni in merito e, se del caso, contribuire alla soluzione del problema. La precarietà del lavoro in Italia, fortemente acuita nella nostra Regione, non può far restare sordi al legittimo “grido” di numerosi e tanti lavoratori, soprattutto allorquando si vedono privati di ciò che a loro spetta. Trattasi, in gran parte, di padri di famiglia, con figli in corso di studi, per cui è facile immaginare le notevoli difficoltà per far fronte alle indispensabili esigenze di vita. Pur comprendendo la generale situazione di imperante crisi, questa Amministrazione non può esimersi dall’intervenire a tutela di quanti prestano, seppur in maniera precaria, la loro attività lavorativa, condividendone le ansie e le problematiche. Pertanto, invito e sollecito:
1. CALABRIA LAVORO, perché provveda, con cortese urgenza, a provvedere al pagamento delle quote di sostegno al reddito dei Lavoratori in Deroga in utilizzo presso questo Ente Comune;
2. LA REGIONE CALABRIA, perché si impegni a onorare e pagare gli arretrati spettanti ai medesimi lavoratori dall’agosto al dicembre 2013.
A S.E. il sig. Prefetto della Provincia di Cosenza, già investito della problematica, rivolgo l’accorato appello affinché interponga il suo autorevole intervento mirato alla risoluzione della problematica.
Lo richiede l’alto senso di responsabilità che tutti caratterizza perché siano evitate forme di proteste che si rivelerebbero deleterie per la comunità. Si confida, pertanto, nella sollecita evasione e nel celere riscontro della presente”.
Ufficio Stampa
Corigliano Calabro 09.05.2014