Se dovesse corrispondere a verità quanto trapela dalle stanze del consiglio regionale, ovvero che I cinque milioni di euro destinati agli lsu/lpu sono stati sottratti al fondo per le politiche sociali, ci troveremmo di fronte ad un atto di incommensurabile cinismo politico. Nonostante in questi anni di malgoverno regionale ne abbiamo viste e subite cosi tante, dobbiamo dare atto all’ex sindaco di Reggio Calabria che riesce a generare ancora stupore.
Dopo aver largamente ignorato la questione dei precari in sede di bilancio di previsione, che andava affrontata in maniera organica e strutturale conferendo dignità e sicurezza a migliaia di lavoratori,oggi all’insegna della totale improvvisazione si tagliano fondi a quanti stanno ancor peggio dei precari:i disabili ed i malati cronici.Una terribile induzione alla guerra tra categorie deboli che mortifica e genera sdegno .Siamo la Regione che meno spende in Italia per i malati cronici,anziane e non,i disabili le situazioni di estremo disagio di persone colpite da malattie improvvise oppure portatrici di limitazioni psico-fisiche sin dalla nascita. Appena un anno orsono la CEI(conferenza episcopale italiana) sottolineava con forza in una nota di “come sul piano delle coperture economiche, purtroppo, si stima in circa 40 milioni di euro il “buco” nel bilancio preventivo 2012 della regione per il già debolissimo settore socioassistenziale e socio-sanitario,l Vi è una forte differenziazione nella spesa procapite annua nelle diverse aree territoriali,con i 295 euro della provincia di Trento che sono pari a 11 volte i 26 euro della Calabria”. Oggi l’ennesimo capitolo di una strutturata incapacità di governo, che di riflesso genera una drammatica “guerra tra poveri “rispetto alla quale non possiamo assistere da buoni spettatori. Abbiamo il dovere di stare dalla loro parte individuando risorse –magari diamo una spulciata alle consulenze –che possano garantire la dignità del lavoro e della malattia.
Angelo Broccolo