Il consiglio comunale dello scorso 3 settembre si è occupato dei danni provocati sul territorio dagli eventi alluvionali dell’11 e 12 agosto scorso. Nel corso dei lavori consiliari il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Sapia, nell’analizzare le cause che hanno provocato gravi problemi all’assetto idrogeologico del territorio, ha anche formulato delle proposte “perché – ha affermato – non c’è più tempo da perdere, occorre agire sul territorio”
Queste le proposte formulate dai penta stellati: l’istituzione di una commissione di inchiesta per individuare i responsabili di autorizzazioni facili, opere non idonee e non corrispondenti ai progetti e rilascio di permessi a costruire e certificati di agibilità improponibili, come nel caso di via Lucarini, a pochissimi metri da una collina che sta franando; un immediato lavoro di ricognizione sul territorio per individuare tutte le coltivazioni abusive che insistono negli alvei dei fiumi e la loro immediata eradicazione, senza se e senza ma; un impegno concreto del sindaco per far si che gli enti preposti curino la pulizia e la manutenzione dei canali di scolo. Nel frattempo, si potrebbe prendere spunto dal sindaco di Rossano che ha emanato un’ordinanza con cui intima i privati a fare la pulizia dei suddetti canali di loro competenza e in mancanza si attiva per farlo al posto loro; il sindaco deve impegnarsi anche a fare quello a cui né lui, né i suoi colleghi onorevoli hanno fatto negli ultimi anni, ossia nel fare si che venga modificata la disciplina nazionale sulle estrazioni dei detriti nei letti dei fiumi, che al momento è impossibile toccare, con tutti i pericoli che ne conseguono; individuazione delle opere di urbanizzazione che hanno tolto spazio ai canali e ai fossi e predisposizione di un piano di interventi che preveda anche demolizioni degli edifici a rischio e delocalizzazione dei centri abitati che insistono in zone pericolose; stop a qualsiasi nuova concessione edilizia che non riguardi la riqualificazione di immobili già esistenti. Il nostro livello di consumo del suolo è già drammaticamente elevato e non è giustificato dai nostri indici demografici. “I cambiamenti climatici,con effetti sempre più forti e frequenti, – ha sottolineato Sapia – ci obbligano a guardare in modo diverso al territorio, perché proprio la gestione sciagurata del territorio può ad aggravare i rischi. Pianificazione organica e manutenzione del territorio, rappresentano la strategia di base per contrastare le criticità geologiche. L’educazione ai rischi rappresenta il primo passo verso la prevenzione. Il geologo Tansi afferma “ che il dissesto idrogeologico è figlio dello spopolamento e lo spopolamento è figlio del dissesto idrogeologico generando cosi un difficilissimo circolo vizioso”.
Giacinto De Pasquale