Ci aveva provato l’Unione Europea a “cancellare” il Natale, con la solita “storia” dell’inclusione, per poi accorgersi della mera figura e ritirare il cosiddetto decalogo sulla comunicazione politically correct.
Diceva bene don Tonino Bello: “Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio”. Oggi voglio fare gli auguri a Domenico e Andreea, genitori della piccola Elena, scomparsa ad ottobre, un dolore che non trova spiegazione, a loro un grande abbraccio e l’invito a guardare nel presepe, in mezzo al bue e all’asinello c’è la vostra piccola, con la sua breve storia, ma carica d’amore. Auguri Carmen, che hai perso la tua adorata figlia Isabella, non dimenticare di mettere sul tavolo, una fetta di panettone, in più, ed un bicchiere di spumante, lei, che amava la vita, la notte di Natale intonerà nella tua casa il “Gloria” della speranza e della consolazione. Forse è troppo presto per gli auguri? E’ tempo di riscoprire, il Natale, tutti i giorni, perché su questo mondo, ferito, fiorisca sempre la speranza.
francesco caputo