Nell’indifferenza delle istituzioni e nell’ignavia dei più, si consumano ogni dì piccoli-grandi drammi dell’esistenza umana. Storie di donne e uomini, giovani e meno giovani che chiedono ascolto e attenzione. È il caso di una giovane donna residente nell’area urbana coriglianese, colta e sensibile, pluri-laureata
e in possesso di altri titoli di studio e qualifiche professionali conseguite nel tempo, che oggi vive una situazione di sofferenza per la quale invoca, legittimamente, la comprensione e il sostegno di quanti potrebbero apportare alla sua causa un tangibile aiuto.
Questa nostra concittadina, orfana di ambedue i genitori, persone stimate e benvolute nella comunità, è madre di un bambino, anch’egli orfano di padre, e necessita di una occupazione lavorativa che le permette di assicurare adeguatamente i bisogni più elementari per se stessa e per il proprio figlio. La donna è in possesso del reddito di cittadinanza, ma questo non le permette, naturalmente, di poter progettare un futuro diverso. Il suo “sogno” sarebbe quello di lavorare in un ufficio, in un luogo dove le vengano riconosciuti diritti e mansioni retribuite, per poter consentire al proprio bambino un domani migliore.
L’auspicio è che istituzioni, associazioni e singoli cittadini possano accogliere tale accorato appello e garantire a questa nostra giovane concittadina, che ripetiamo essere persona colta e sensibile, di realizzare quello che è un legittimo desiderio di serena vivibilità.
Fabio Pistoia