Carissimo Fabio Buonofiglio,
stamattina mi sono svegliata con la mia foto pubblicata sul Blog, ed ovviamente l’articolo non poteva non essere che a sua firma.
Partiamo dal titolo dell’articolo, più e più volte le abbiamo ripetuto che l’epiteto “ u Mussuti” non è riconducibile a mio Nonno , ma ad altre persone che non hanno nessun legame con noi. Purtroppo a lei proprio non le entra in testa…Pazienza!!!
Come al solito leggo nel suo articolo scoop giornalistici che non corrispondono alla verità giudiziale, effettivamente a chi importa che le persone che ha nominato nel suo articolo siano state assolte!!!
Ma tra lei e la mia “ chiacchierata famiglia” come lei la definisce, ci sono lunghi trascorsi, mi ricordo bene di quando lei giovane giornalista è venuto alla ribalta scrivendo su di noi.
Ritorniamo invece alla mia vicenda, come lei ha ben descritto nel suo articolo la politica è nel mio DNA!!!
Sin da piccola i miei genitori mi portavano con loro in giro per l’Italia per riunioni e Manifestazioni contro il potere delle lobby elitarie , sono cresciuta con i valori della difesa delle classi meno abbienti, dei discriminati, dell’ambiente e della difesa dei diritti civili. Sono cresciuta combattendo il potere massonico, mafioso, e delle lobby politiche. L’unico modo per poter essere liberi è quello di non scendere a compromessi con nessuno.
Valori in cui ancora credo fermamente, ed è proprio per questo che mi sono avvicinata al Movimento 5 stelle. Tutto quello che lei ha scritto a me non risulta, al momento non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale, ma sono sicura che se fossero arrivate segnalazioni del genere sul mio conto non sarebbe colpa del Movimento, ma di persone piene di pregiudizi. Le stesse persone che ad oggi mi descrivono come “ brillante laureata” in caso di una mia candidatura mi avrebbero additata quale la nipote di….la figlia di….
Piuttosto che una mia difesa per l’ingiustizia subita ( se qualora fosse cosi), mi sembra più che altro un attacco al Movimento in vista del prossimo appuntamento elettorale.
Saluti .
Lidia Sciarrotta