Non c’era bisogno delle elezioni comunali e del caravanserraglio che ne è uscito fuori per scoprire che se ci fosse un campionato di ciutia, i coriglianesi sarebbero campioni del mondo. E siccome anche in tempi di decadenza la classe dirigente guida e orienta la città, che diventa così lo specchio grottesco e fedele dei suoi vizi peggiori, a cominciare proprio dalla cretineria,
ecco che in questi giorni c’è stata la gara, da parte di tanti, troppi imbecilli in vista, a deplorare i casi Avolio e Oranges, forse solo per divertirsi e senza capirne i risvolti tragi-comici. Un j’accuse assurdo, pronunciato con toni arroganti, sprezzanti, a volte violenti, come si conviene a gente ipocrita, ignorante e maldicente, che rischia di far scoppiare questa città.
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