Quante volte ci siamo trovati di fronte a dare notizie che volentieri avremmo fatto a meno di dare, è questa è sicuramente una di quelle. E’ andato via lo scorso 19 gennaio all’età di 78 anni in una clinica di Ravenna Giovanni Vastola. Calciatore di rango con militanze nel Bologna e nell’Inter dove sono state apprezzate le sue spiccate doti di attaccante, ma anche allenatore, perché qui da noi ha legato in maniera indissolubile il suo nome a due delle stagione che maggiormente hanno segnato la storica calcistica coriglianese.
Con Vastola va via un pezzo importante della gloriosa storia calcistica ausonica, e quegli anni che lo hanno visto signoreggiare tra i tecnici regionali, abbiamo condiviso insieme, anche se in postazioni differenti, quei momenti fantastici che mai potranno essere cancellati dalla nostra mente. Due le stagioni calcistiche che i tifosi dell’allora AS Corigliano hanno vissuto con entusiasmo e trepidazione che, crediamo, per intensità ed emozioni, mai più sono state vissute successivamente. Parliamo di due campionati di promozione, l’attuale eccellenza: la stagione 1980-1981 e la stagione 1985-1986. In entrambi i casi sulla panchina biancoazzurra si incrociarono i destini di Raffaele Prantera e di Gianni Vastola. Ed a proposito di mister Prantera colgo l’occasione per ricordare anche la sua recente dipartita. Prantera altro personaggio legato in maniera indissolubile alla storia calcistica di Corigliano, nel caso specifico come calciatore di quella Polisportiva Corigliano che negli anni 60 fece letteralmente impazzire la città. Mister Prantera autentico galantuomo e professore non solo tra i banchi di scuola dove insegnava, ma anche nella vita di tutti i giorni, ha lasciato in tutti noi un ricordo di professionista autentico, ma soprattutto un personaggio dotato di una carica umana fuori dal comune. Dicevamo che i destini di Prantera e Vastola si incrociano in entrambe le circostanze che il salernitano di Cervia è giunto qui a Corigliano. La prima volta nell’ottobre del 1980 dopo la terza giornata di campionato, fu l’allora presidente Umberto Straface che lo volle al posto appunto di Raffaele Prantera. Vastola ben presto mostrò le sue grandi doti tecniche. Carattere schivo, riservato, a tratti burbero, ma dal punto di vista professionale ineccepibile. Al “Tonino Sosto” ben presto tornò il pubblico della grandi occasioni, perché la squadra macinava gioco, punti e avversari. Al termine della stagione il Corigliano si arrese solo al grande Crotone per un solo punto (46 a 45), ma i biancoazzurri vennero comunque promossi nel neonato torneo dell’Interregionale insieme al Castrovillari, Cassano, Trebisacce e Vibonese. Fu quella comunque un’annata felice per il calcio coriglianese in quanto anche il Corigliano Schiavonea di mister Gianni Catalano vinse il campionato di prima categoria e venne promossa in promozione. Per tornare al Corigliano di Vastola, il tecnico venuto da Cervia potè contare su calciatori quali Belsito, Spina, Aquino, Scarcello, Macri, Perrone, De Donato, Marasco, Tucci, Vennari, Aloe solo per citarne alcuni. La scena, in un certo senso, si ripete cinque anni più tardi è sempre nel campionato di promozione. Infatti nell’autunno del 1985 l’allora presidente Ferdinando Amantea mise da parte il tandem formato da Scalise e Prantera e chiamò Vastola. Quel campionato registrò il trionfo del Corigliano Schiavonea di Teobaldo Del Morgine, e il Corigliano di Vastola partito con forti handicap alla fine giunse a disputare gli spareggi promozione è li vinse. Ricordiamo solo alcuni dei giocatori che firmarono quell’impresa: Nicolosi, Giudice, Mazzei, Durante, Ranieri, Scarcello, Licciardi, Cordua, Lione, Cairo, Ghidini, Sbaiz, Brancati, Spina. Questo è stato per il calcio coriglianese il caro mister Vastola. Quanti ricordi, quante emozioni, quanti momenti difficili, però nella mia ormai non certo giovane attività giornalistica, posso affermare di essere stato fortunato nell’avere incontrato un professionista come Gianni Vastola. Un uomo tutto d’un pezzo, un uomo che non scendeva a compromessi, un uomo che credeva fermamente nel lavoro che faceva. Addio mister Vastola Corigliano non ti dimenticherà mai, perché gli hai regalato momenti di autentica felicità calcistica.