Alla classe politica locale manca una programmazione globale che guardi al futuro, nelle loro menti non ci sono idee geniali, in loro abbondano le pratiche del pettegolezzo e della denigrazione. Assistiamo giornalmente alle stesse e noiose polemiche prive di qualsiasi fondamento, una classe politica più che altro impegnata a cambiare casacca o salire sul carro del vincente per sopravvivere, una politica che non dialoga e non tiene in conto le aspettative, i suggerimenti dei cittadini,
(basta vedere lo scempio di piazza del popolo dove si è ritenuto a torto di privare gli anziani dei servizi igienici per fare spazio ad una fontana incompatibile a livello architettonico con il contesto storico) che rinnega tutto ciò che ha promesso sui palchi alle ultime amministrative, una classe politica incapace, distratta da chissà che cosa quando si tratta di affrontare i veri problemi di cui la città soffre: situazione delle scuole dal punto di vista della sicurezza per gli stessi scolari, tributi comunali ormai insostenibili, abusivismo edilizio, ambiente, evasione dei tributi, randagismo, carenza di servizi ritenuti essenziali e che negli ultimi tempi abrogati perchè insostenibili economicamente dalle casse comunali e che vanno a pesare sulle tasche dei cittadini già vessati da una tassazione spietata, mancanza di idee capaci di fare fruttare il patrimonio immobiliare, rilancio del turismo, del borgo antico ecc. ecc. Nessuno della classe politica ha interesse ad affrontare la madre dei veri problemi, quello del rilancio della macchina comunale, fare chiarezza di chi realmente comanda e decide nel comune, chi prende effettivamente le decisioni, o il problema del facile condizionamento della classe politica che brilla per dare una percezione negativa in quanto buona parte di essa è incompetente, impreparata, priva di quei requisiti indispensabili, necessari per amministrare onestamente la cosa pubblica. Caratteristiche queste tutte negative che ne condizionano le scelte e li rendono facili prede ad ingerenze esterne a discapito di una programmazione trasparente. Nessuno parla di questo, è il momento di agire e subito, ognuno deve fare il proprio mestiere a vantaggio della comunità, è pagato per questo. I politici la smettano di fare il giro delle chiese, la smettano di sentirsi sempre e comunque in campagna elettorale, sappiano che fare politica non gliel’ha ordinato mica il medico, nel momento in cui si sono presi il fastidio di amministrare sapevano a cosa andavano incontro, lo facciano onestamente fino in fondo, accettino eventuali critiche, non si lascino andare ad isterismi o collera, si accollino il fastidio di rivoltare il comune come un calzino, viste le tante precarietà, i tanti punti oscuri da chiarire e che giustificano l’intervento della magistratura. E’ un quadro allarmante che non giustifica eventuali abusi di ufficio o illegalità sul rilascio di qualche concessione edilizia. Questo andazzo, vuoi o non vuoi avvalora il bisogno urgente di un approfondimento della magistratura, non fosse altro per mettere la parola fine al dilagante lassismo ed eventuale corruzione della classe politica locale, forte perchè in questo paese non paga mai nessuno per le proprie colpe. Allo stesso modo sono da condannare quei comportamenti omertosi di buona parte di concittadini che con il loro fare quotidiano, non si differenziano dal politico corrotto. Via dal comune i cosiddetti politici faccendieri e loro aggregati, sanguisughe ed inadatti a sanare le sorti della città. Non è possibile assistere inermi ad amministrazioni che considerano la cosa pubblica come fosse il proprio orticello, campo di battaglia al servizio dei propri amici. E’ il momento che qualcuno paghi per la propria inerzia e per eventuali reati. Nel corso di questi lunghi anni come una cancrena a Corigliano si è affermata prepotentemente la politica clientelare che ha visto coinvolta tutta la classe politica, (escluso qualche mosca bianca) sia di destra, di sinistra che di centro, schiavizzando di fatto ai propri interessi la cosa pubblica, questo è potuto accadere grazie anche all’assenza di qualsivoglia opposizione, una opposizione connivente, impegnata più che altro a cambiare casacca e pelle, seguita a sua volta da un popolo cosciente di essere in balia dei partiti, diventati oramai un freno per una sana e giusta emancipazione.
Per il movimento centro storico. Luzzi Giorgio