Per il fatto di sangue del 2007, sei anni dopo la Cassazione assolse in via definitiva Occhi di ghiaccio, il fratello Gennarino e Massimo Esposito Pica Pica, in primo grado tutt’e tre condannati all’ergastolo e poi assolti in appello.
CORIGLIANO-ROSSANO – Teoricamente, in forza del principio di diritto processuale penale del ne bis in idem, Nicola Acri, il fratello Gennarino Acri e Massimo Esposito detto Pica Pica, non potrebbero essere più processati, il primo come mandante e gli altri due come esecutori materiali dell’omicidio di ’ndrangheta che vide vittima l’imprenditore rossanese Luciano Converso, attivo nel settore delle forniture edilizie sotto la cui “copertura” faceva da “contabile” alla locale ’ndrina cui era affiliato, nonché l’addetto al riciclaggio del denaro sporco appartenente alla stessa. LEGGI ARTICOLO COMPLETO