Detenuto dal 29 luglio presso la casa circondariale di Castrovillari, il coriglianese Salvatore Lagano ha iniziato, lo scorso 4 settembre, lo sciopero della fame “come segno di protesta per la mancata assistenza sanitaria”.
Ad annunciarlo, in una nota, sono i familiari dello stesso Lagano, che si appellano, pertanto, alle preposte autorità affinché al loro congiunto siano garantite con celerità le cure di cui necessita.
“Il 24 agosto, con ritardo di circa 15 giorni ,rimuovono il ferro dalla mano, con rilascio di prescrizione medica di eseguire cicli di mobilizzazione forzata della mano. Il detenuto ha fatto quindi richiesta all’Istituto penitenziario. Trascorrono i giorni, ma senza alcun riscontro. La famiglia va a colloquio e, vedendolo sofferente e dolorante, fa richiesta anche dall’esterno, tramite email all’Istituto, con certificato allegato. Ancora nulla. E così, il 4 settembre, il detenuto – spiegano i familiari di Lagano – dichiara di aver iniziato lo sciopero della fame come segno di protesta per la mancata assistenza sanitaria”.
FABIO PISTOIA