Ci siamo. Anche quest’anno si rinnova il tradizionale ed atteso appuntamento solenne dedicato alla Madonna del Carmine. Momento di fede e conforto, ristoro e devozione per tantissimi cittadini residenti a Corigliano.
E proprio a Corigliano, com’è noto, esiste una chiesa maestosa che, ormai da trent’anni a questa parte, non è visitabile in quanto in completo stato di abbandono: la Chiesa carmelitana dell’Annunziata annessa all’antico Convento del Carmine. Una situazione inaccettabile che si placa, in modo temporaneo e parziale, solo nell’annuale solenne festività del 16 luglio dedicata alla Madonna del Carmelo, che si perpetua grazie all’impegno profuso dalla Comunità parrocchiale di Sant’Antonio, in primis del parroco don Gaetano Federico, e alla vibrante partecipazione di numerosi cittadini. Donne e uomini che in tale ricorrenza tornano ad esprimere sinceri sentimenti di appartenenza e d’orgoglio, a giusta ragione mai sopiti.
Sarebbe più che necessario che questo prezioso bene storico, artistico, culturale e religioso divenisse per tutto l’arco dell’anno simbolo dei fasti e della vita di un tempo, iniziando dalla costante apertura di quel triste cancello che oggi ne impedisce la visuale e finanche la deposizione di un fiore all’esterno della Chiesa, per come invece richiesto da molti cittadini. Un’istanza legittima e un’esigenza dai più avvertita della quale ci si fa strenui sostenitori.
È opportuno ricordare, a tal proposito, la ‘battaglia’ intrapresa dall’Associazione di promozione sociale “Unione è Forza” in merito alla piena fruibilità della chiesa del Carmine. Era il 26 luglio dello scorso anno, infatti, quando una delegazione chiese, ed ottenne, un importante incontro, più che proficuo, cordiale e propositivo, con l’Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, Mons. Maurizio Aloise, il quale, con celerità, cortesia e ampia disponibilità, esaudì la volontà espressa dal sodalizio. Incontro svoltosi presso la sede dell’Arcivescovado, nel cuore del centro storico di Rossano, e che registrò la presenza, oltre che di Mons. Aloise, di una delegazione di “Unione è Forza” composta da Fabio Pistoia, Raffaele Stigliano, Franco e Gianna Curia, Alessandro e Anna Franco.
Al centro della discussione, ricca di utili informazioni e spunti di riflessione, la piena fruibilità dell’immenso patrimonio artistico-culturale-religioso del territorio, non solo dal punto di vista della devozione popolare ma anche da quello afferente le prospettive turistiche. I beni ecclesiastici e i luoghi di culto, difatti, rappresentano un prezioso riferimento per le comunità di fedeli da preservare e valorizzare. In tale ottica, è bene ricordare che grazie all’8×1000 alla Chiesa cattolica è possibile finanziare opere di restauro e costruzione di chiese e monumenti e, quindi, merita di essere incentivato e sostenuto per la sua alta funzione sociale.
Nel corso dell’incontro venne portata in evidenza l’annosa situazione della Chiesa del Carmine e, sull’argomento, Mons. Aloise manifestò attenzione e sensibilità, confermando l’impegno della Diocesi. Con fiducia, quindi, si continua a guardare al percorso intrapreso, auspicando che, prossimamente, la chiesa del Carmine possa finalmente essere restituita a tutta la cittadinanza.
FABIO PISTOIA