Sembra ieri, eppur di tempo ne è passato. Era il 28 giugno del 2013 allorquando, prematuramente, ci lasciava Enzo Viteritti, che Corigliano amò più di tanti coriglianesi. È indubbiamente stato un Vate del nostro tempo.
Cantore della sua terra e dei quotidiani avvenimenti, testimone mai silente dei mutamenti in atto, fervido sostenitore di idee, progetti, iniziative. Difficile fornire univoca definizione dell’impegno profuso in una vita intera dalla mente creativa e poliedrica di Enzo.
Oltre 30 anni or sono (era il 1988), difatti, nasceva “Il Serratore”, bimestrale di vita, storia, cultura e tradizioni di Corigliano e della Sibaritide. Creatura di Enzo e di un ristretto gruppo di amici intellettuali del territorio, specchio fedele della sua inesauribile attività di dirigente comunale, studioso, scrittore che non ha mai lesinato alcunché, né in termini di tempo né di energie. Rivista a dir poco attesa nelle case di migliaia di coriglianesi (anche tra quelli emigrati) e cenacolo di riferimento per cultori dell’Arte e del Bello, nonché ‘palestra’ per i giovani desiderosi di accostarsi ai temi del pubblico bene. Una ‘missione’ civile e culturale che oggi continuano a portare avanti, nel solco dell’insegnamento di Enzo, tanti amici che amano il territorio e per questo s’impegnano con determinazione.
Quel che oggi resta – oltre al rammarico per aver improvvisamente perso uno dei figli migliori della città, profondamente innamorato del “suo” Centro storico e strenuo sostenitore della necessità di recuperare e valorizzare i beni culturali in lungo e largo disseminati a Corigliano come nell’intera Piana di Sibari – è un’eredità preziosa quanto impegnativa: la sua prolifica attività. Cultura elargita da Enzo nell’accezione più ampia del termine: organizzatore di manifestazioni, mostre, rassegne, presentazioni di libri (come dimenticare “Corigliano Chiese Aperte”, splendida iniziativa realizzata col Club ’92 e tanti cittadini sensibili e volenterosi?); autore di numerosi testi di storia locale, vere e proprie scrupolose ricerche; funzionario comunale attento a restituire decoro e centralità a Corigliano e al suo patrimonio, bibliotecario e archivista innanzitutto.
Il suo nome, il suo ricordo, la sua memoria continuano ad essere vividi in gesti, azioni, scritti di quanti ne hanno avuto la possibilità di conoscerlo e apprezzarlo. Enzo Viteritti, colui il quale le Chiese aprì e “il Serratore” ci regalò.
Oltre 30 anni or sono (era il 1988), difatti, nasceva “Il Serratore”, bimestrale di vita, storia, cultura e tradizioni di Corigliano e della Sibaritide. Creatura di Enzo e di un ristretto gruppo di amici intellettuali del territorio, specchio fedele della sua inesauribile attività di dirigente comunale, studioso, scrittore che non ha mai lesinato alcunché, né in termini di tempo né di energie. Rivista a dir poco attesa nelle case di migliaia di coriglianesi (anche tra quelli emigrati) e cenacolo di riferimento per cultori dell’Arte e del Bello, nonché ‘palestra’ per i giovani desiderosi di accostarsi ai temi del pubblico bene. Una ‘missione’ civile e culturale che oggi continuano a portare avanti, nel solco dell’insegnamento di Enzo, tanti amici che amano il territorio e per questo s’impegnano con determinazione.
Quel che oggi resta – oltre al rammarico per aver improvvisamente perso uno dei figli migliori della città, profondamente innamorato del “suo” Centro storico e strenuo sostenitore della necessità di recuperare e valorizzare i beni culturali in lungo e largo disseminati a Corigliano come nell’intera Piana di Sibari – è un’eredità preziosa quanto impegnativa: la sua prolifica attività. Cultura elargita da Enzo nell’accezione più ampia del termine: organizzatore di manifestazioni, mostre, rassegne, presentazioni di libri (come dimenticare “Corigliano Chiese Aperte”, splendida iniziativa realizzata col Club ’92 e tanti cittadini sensibili e volenterosi?); autore di numerosi testi di storia locale, vere e proprie scrupolose ricerche; funzionario comunale attento a restituire decoro e centralità a Corigliano e al suo patrimonio, bibliotecario e archivista innanzitutto.
Il suo nome, il suo ricordo, la sua memoria continuano ad essere vividi in gesti, azioni, scritti di quanti ne hanno avuto la possibilità di conoscerlo e apprezzarlo. Enzo Viteritti, colui il quale le Chiese aprì e “il Serratore” ci regalò.
FABIO PISTOIA