Con la Domenica delle Palme, ha inizio la Grande e Santa Settimana.
Fede e Pietà Popolare si intrecciano dando vita a scenari suggestivi e intrisi di commozione e cristiana valenza.
Il Centro Storico, con le sue belle chiese, poi, rende più vividi e sentiti tali liturgici momenti di Fede con Riti e Processioni che, da secoli, si tramandano, attualizzando il Messaggio della umana salvezza.
Infatti, Giovedi Santo, dopo la S. Messa In Coena Domini, sono “protagonisti” gli Altari della Reposizione, allestiti in tutte le Parrocchie e adornati con i “lauriellj” (semi di grano e altri cereali, deposti in contenitori di legno a varie forme – croci, cuori, ecc..- che, al buio germogliano dando vita a piccoli tranci di prati verdi) che, una volta terminata la Liturgia del Venerdì Santo vengono distribuiti in segno di benedizione.
Fulcro centrale della Passione è, però, la chiesa di Maria SS. dei Sette Dolori ove donne, giovani e anziani, si ritrovano ai piedi del simulacro della Vergine e vegliano fino all’alba, intonando nenie e lamenti mariani in vernacolo.
Poi, alle 4.00 del Venerdì, la suggestiva Processione “Dei Flagellanti” che parte dalla Arcipretura di S. Maria Maggiore. Qui tutte le Confraternite vi prendono parte con le insegne e gli stendardi e, con la partecipazione di una folta folla di fedeli, fa visita agli Altari e, giunta al Calvario, vede rievocare le “tre cadute” del Cristo, decantate dal Pio Esercizio della Via Crucis.
Tali suggestivi riti, intrisi di profonda fede e animati dalla pietà popolare, culminano, alla sera, con la Solenne Processione dei Misteri che parte dalla chiesa più piccola di Corigliano, l’Addolorata. Il lungo corteo di sodali, i soggetti statuari raffiguranti i momenti della Via Crucis, la presenza delle Autorità Civili e Militari, del Clero cittadino, di tutte le Confraternite locali, fa di questo momento uno dei più caratteristici e commoventi dell’intero circondario. Infatti, la “marea” di popolo che si riversa per le strade principali del borgo antico, diviene, per incanto, la vera protagonista di questi scenari.
Occasioni da non perdere ma da vivere insieme… per ricordare, tramandare, attualizzare, testimoniare e… ammirare e apprezzare le bellezze di questo piccolo lembo di terra coriglianese.
Il grazie, poi, a quanti, tra innumerevoli difficoltà, tentano di impedire che tutto ciò abbia fine e si impegnano a tramandare un patrimonio che è della umanità.
Quest’anno, se Dio vorrà, sarà restituita alla Pietà Popolare e alla città, la Statua della Vergine restaurata a cura della Soprintendenza cosentina e per l’opera della Ditta Di Palma di Napoli. Con Essa, tutto il compendio statuario (ben 8 statue) e la lettiga del Cristo Morto, interamente rinnovata.
E’ l’area urbana di Corigliano che, con quella di Rossano – anch’essa propagatrice dei Sacri Riti e delle Sacre Rappresentazioni, grazie alla cura della Arciconfraternita dell’Addolorata – propone tali Eventi, bellissimi e intrisi di profonda Fede; è la Calabria, con le sue numerosissime Confraternite e Congreghe, che è latrice di una Tradizione ricca e suadente sulla Passione di Cristo e dalla quale parte, ogni anno, all’unisono e sull’unità invocata dal Cristo Sofferente, il Messaggio di una Storia che non finirà mai perché su di esso riposa l’universale salvezza.
Franco Oranges
Priore della Congrega “Maria Ss. dei Sette Dolori”