Trattasi di assoluzione non definitiva, siamo ancora al primo grado di giudizio a distanza di ben 9 anni dall’operazione “Santa Tecla” scattata nel luglio 2010, ma ciò non toglie che la soddisfazione c’è ed è tanta per Pasqualina Straface e la sua famiglia, come per tutti gli altri 9 imputati nella medesima vicenda processuale, tra i quali l’ex vicesindaco Giorgio Miceli, l’ex assessore Giuseppe Curia, l’ingegnere Gilberto Capano.
Una gremita sala convegni dell’hotel “Napul’è” in Corigliano Scalo, tra comuni cittadini e simpatizzanti politici e militanti della prima ora del Centrodestra, ha accolto l’ex sindaco dell’ormai estinto Comune di Corigliano Calabro in occasione della conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio odierno. Pasqualina Straface, visibilmente emozionata, nel corso del suo breve intervento ha evidenziato le contraddizioni e le incongruenze della Commissione straordinaria che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale nel 2011 e alla fine dell’Amministrazione da lei guidata ed eletta solo nel 2009. Lacrime di commozione, con le quali la Straface ha dedicato questa vittoria al suo papà e a quanti le sono stati vicino in tutti questi anni di dolore, in primis l’affiatata comunità di San Nico.
L’avvocato Gianluca Serravalle ha invece ripercorso le tappe della vicenda giudiziaria dell’ex sindaco coriglianese, evidenziando quelle che ha definito “storture”, numerose e di grave entità, alla base di tale procedimento, dall’inattendibilità dei cosiddetti “pentiti” all’iter dei provvedimenti di somma urgenza relativi alle alluvioni che hanno colpito in quel periodo il territorio di Corigliano. “Rifarei tutto – ha dichiarato a tal proposito la Straface – perché abbiamo agito nella correttezza amministrativa e salvato tante vite umane”. Il legale, in particolare, si è soffermato sulla formula assolutoria del collegio giudicante, “il fatto non sussiste”, per tutti i 10 imputati.
“Dove eravamo rimasti?”, parafrasando il compianto conduttore Enzo Tortora al suo ritorno in tv dopo l’ingiusto arresto che lo aveva colpito negli anni Ottanta, il giornalista Fabio Pistoia nel suo intervento si è rivolto all’ex sindaco Straface, ponendo l’accento sulle qualità umane e politiche di quest’ultima e sulla stima e l’affetto di cui gode in larghi strati della popolazione a distanza di circa un decennio dalla brusca interruzione della sua esperienza amministrativa.