Si concluderanno domani domenica a Corigliano Scalo i solenni festeggiamenti religiosi e civili in onore della santa patrona Maria Santissima delle Grazie. E’ una tradizione che si rinnova ormai da circa 69 anni e che, come spesso accade in queste circostanze, la festa si lega indissolubilmente con la storia di questa che è ormai divenuta l’anima commerciale di Corigliano.
Eppure fino agli inizi degli anni 70 non era così perché la frazione Scalo solo da allora incominciò a registrare quel boom socio-economico che oggi è sotto gli occhi di tutti. Ma torniamo alla festa patronale. Dicevamo che affonda le proprie radici sul finire degli anni ’40, possiamo dare con certezza questa data perché nel recente passato, grazie ad un piccolo ma prezioso lavoro di ricerca, don Vincenzo Longo, cultore delle tradizioni locali e appassionato degli aspetti socio-culturali coriglianesi, si fece raccontare la storia dello Scalo da un personaggio che poco più di un mese fa ci ha lasciati: la signora Maria Le Voci. Una donna che pur non essendo nata qui a Corigliano ha però legato indissolubilmente la propria esistenza terrena al città ausonica. La signora Le Voci ha vissuto in prima persona quella che è stata l’evoluzione storico-sociale e culturale dell’attuale frazione dello Scalo fin dalla seconda metà degli anni trenta, quando la Stazione era abitata da pochissime famiglie. Ecco cosa raccontava nel 2000 la signora Le Voci a don Vincenzo Longo a proposito della festa della Stazione: “Lo dobbiamo – racconta la Le Voci – a don Salvatore Barbieri, che per il suo interessamento, la festa della Madonna delle Grazie con la fiera fu stabilita la terza domenica di settembre. Non ricordo bene se fu il 1947 o il 1948. D’allora si è sempre fatta la festa con la processione e tutto il resto”. Maria SS. delle Grazie, è la Madonna Patrona dello Scalo di Corigliano che con la sua grazie e dolcezza riesce ancora a parlare al cuore e allo spirito dei fedeli in un tempo sempre più globalizzato e secolarizzato. La festa dello Scalo che ha avuto inizio lo scorso 11 settembre, si protrarrà fino a domani domenica 20, e come di consueto ha unito momenti di religiosità e di devozione popolare e momenti di festività civile con gli spettacoli serali e i tanti ambulanti che trasformeranno le vie cittadine in un piccolo bazar multietnico dai colori vivaci. Una festa dal grande significato religioso che, come sottolinea il parroco della Chiesa dedicata alla Patrona, don Vincenzo Ferrari, “ è espressione del forte legame che unisce i fedeli di questa comunità alla Madonna SS. delle Grazie, che ancora oggi sembra dare segnali di forte presenza attraverso le grazie che elargisce ai credenti”. Una presenza forte, dicevamo, che trova nella preghiera il viatico verso quella serenità e pace interiore che non sempre derivano dal vedere soddisfatti i desideri, i bisogni e gli affanni che costellano la vita di ogni uomo o donna nel corso dell’umana esistenza. “Sono molte le giovani donne che sostengono di aver ricevuto delle grazie come premio alle loro preghiere e alle speranze risposte in Maria Santissima, e tra queste -continua il parroco- molte erano donne che non riuscivano a soddisfare il loro desiderio di maternità”. Tra le varie iniziative promosse durante i festeggiamenti dobbiamo rimarcare quello di giovedì 17 settembre sul sagrato della Chiesetta dove, alla presenza tra gli altri dei parroci don Vincenzo Ferrari, mons. Flaminio Ruffo e don Massimo De Novellis è stato presentato il volume “La storia di una chiesetta – Storia, devozione e preghiera della Parrocchia Maria SS.ma delle Grazie” scritto da Alessandro Curto e Antonio Molinari. Un volumetto che possiamo definire una “traccia” molto importante per avviare un lavoro più ampio e approfondito sulla storia che parte si dalla Chiesetta e dalla Parrocchia ma che si allarga in maniera indissolubile con la storia della comunità dello Scalo. E’ quanto mai doveroso rivolgere un sincero plauso a questi due giovanissimi ricercatori di storia locale per il lavoro svolto. Tornando ai festeggiamenti per oggi sabato 19 settembre alle 18.30 dopo la celebrazione eucaristica presieduta da don Pino De Simone è prevista la benedizione dei bambini vestiti con l’abito della Beata Vergine e poi alle 21.30 seguirà la veglia mariana con la quinta edizione “Con Maria Sotto le Stelle” e la sagra dei cullurielli. Per domani giornata conclusiva dei festeggiamenti il programma prevede alle ore 8 la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Flaminio Ruffo, alle 11.00 altra santa messa presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Satriano e alle 18 celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Vincenzo Ferraro, mentre alle 19 si terrà la processione della statua della Vergine per le principali vie dello Scalo. Per gli spettacoli del programma civile è stato importante il lavoro del comitato composto, tra gli altri, dai signori Benito Meringolo, Nicola Rinaldi e Franca Groccia presidente delle “Figlie di Maria”.
Giacinto De Pasquale