In data 17-09-2015 si è svolto, a seguito di invito da parte dell’attuale Amministrazione Comunale, un incontro con le parti sociali riguardante la proposta di capitolato d’appalto per la prossima gara inerente la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
La CGIL ha preso atto che, finalmente, almeno nelle intenzioni, l’Amministrazione Comunale intenda avviare per gli RSU una seria campagna di raccolta differenziata spinta porta a porta, fra le altre cose la percentuale del 55% prevista per il primo periodo è tassativamente prevista dalla legge; la CGIL da tempo conduce una battaglia sia per arrivare ad un’alta percentuale di raccolta differenziata, sia per una lotta all’evasione tributaria finalizzate entrambe ad abbassare l’alta contribuzione a carico dei cittadini.
La riunione per come intesa dalla stessa Amministrazione è stata fatta anche per ricevere da parte delle associazioni invitate delle osservazioni e suggerimenti, inerenti i punti di criticità eventualmente individuati.
La CGIL, a tal fine intende, come già nel corso della riunione ha fatto, ribadire che data la delicatezza del tema è necessario, anche al fine di evitare possibili fallimenti dell’iniziativa, porre la massima attenzione sui seguenti punti:
1) raccolta dell’umido: essendo questa di vitale importanza per il raggiungimento degli obiettivi prefissati (ricordiamo che da sola vale oltre il 30%), serve indicare con maggiore chiarezza e dettaglio le procedure di raccolta e conferimento e non lasciare solo all’iniziativa dell’impresa aggiudicataria o del singolo cittadino la buona riuscita della raccolta di tale parte di RSU, anche perchè il prodotto ottenuto, ossia il COMPOST per essere remunerativo dovrà raggiungere qualità standard elevate;
2) la parte di guadagno e/o risparmio relativa all’aumento della percentuale di raccolta differenziata e dimunizione del conferimento del tal-quale in discarica dovrà essere totalmente a vantaggio delle casse Comunali e quindi del cittadino che nello sforzo di compiere adeguatamente la raccolta differenziata deve ottenere una incentivazione economica di risparmio oltre naturalmente a quella derivante dalla salubruità e dalla diminuzione dell’inquinamento;
3) in ultima analisi proprio in virtù della maggiore e più difficile condizione nella quale si ritroverà il cittadino contribuente, l’Amministrazione dovrà cercare di migliorare la parte riguardante la formazione del cittadino stesso, delle imprese e delle singole attività commerciali, per fare in modo che il periodo di 6 mesi di transizione serva a preparare in modo efficace i veri attori del necessario cambiamento.
La proposta dell’Amministrazione su questi tre punti ha mostrato pecche ed ambiguità che, speriamo siano positivamente superate nella proposta definitiva.
Naturalmente, così come prevedono leggi e contratti, il Sindacato, anche presente alla riunione con la FP. CGIL, chiede come prima e non secondaria questione il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, che in caso di buona riuscita del progetto potranno soltanto andare ad aumentare senza quindi gravare sui cittadini rendendo efficace ed efficiente il servizio.
De Lorenzo Giuseppe
Responsabile CGIL camera del Lavoro
Corigliano Calabro
15-08-2015